La legge Severino, quella che tratta la non candidabilità di ha subìto una condanna definitiva e che potrebbe far scattare la decadenza di Berlusconi dal Senato, è retroattiva o no? Il discrimine starebbe nel considerarla una sanzione penale o amministrativa. Nel primo caso non sarebbe applicabile, nel secondo no.
Ma le cose non stanno proprio così, e a dirlo è il procuratore aggiunto di Venezia Carlo Nordio: "Anche per le sanzioni amministrative la retroattività è preclusa dall’art 1 della legge 689/81", ha scritto qualche giorno fa in un editoriale sul Gazzettino e ha ribadito oggi a Cernobbio, "Ancor di più dopo la legge sulla responsabilità degli enti, la 231/2001, la quale dispone, all’art 2, che le sanzioni amministrative debbano essere espressamente previste da una legge entrata in vigore prima della commissione del fatto. Se questa garanzia vale per le società a maggiore ragione vale per gli individui. E con questo il discorso dovrebbe esser chiuso. O meglio, dovrebbe essere riaperto con un’interpretazione autentica della legge o con una pronunzia della Corte Costituzionale".
Questione chiusa, insomma. O la Giunta aspetta un parere della Consulta o la leggeSeverino non è applicabile al caso di Berlusconi. Al punto che anche Angelino Alfano chiude così il suo intervento al Forum Ambrosetti di Cernobbio: "Non ho nulla da aggiungere".
"Oggi, a Cernobbio, il vice procuratore generale di Venezia, Nordio, che è persona di grande credibilità, lo ha detto con estrema chiarezza e determinazione e si è chiesto come sia possibile nutrire dubbi sulla retroattività della Severino", ha aggiunto Renato Brunetta, intervistato questa sera da Alessandro Sallusti a Controcorrente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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