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Lusi, affondo su Rutelli: condotta grave e strumentale

L'ex tesoriere della Margherita ha depositato alla Giunta per le autorizzazioni a procedere una nuova memoria difensiva in cui ribadisce le accuse ai vertici del partito

Lusi, affondo su Rutelli: condotta grave e strumentale

Luigi Lusi, l'ex tesoriere della Margherita finito al centro dello scandalo sui fondi da lui indebitamente utilizzati, torna ad attaccare Francesco Rutelli. Lo fa nella sua nuova memoria difensiva, in cui si legge che i finanziamenti alla Margherita nel 2009-2012 "reiteratamente negati" sono in realtà un "fatto dimostrato e certo".

La memoria è stata presentata ieri sera alla Giunta per le autorizzazioni a procedere. Com'era prevedibile Lusi si difende da ogni accusa e dice di essere vittima del "fumus persecutionis". Poi conferma quanto detto in precedenza sui finanziamenti al partito e afferma come le dichiarazioni rese ai magistrati dalla sua segretaria Francesca Fiore non facciano altro che confermare la sua versione dei fatti. 

"Appare indubbio - prosegue Lusi - come la condotta avuta in merito a ciò da parte del senatore Rutelli sia stata di assoluta gravità e strumentale per la negazione di una verità". L’ex tesoriere, infatti, ricorda come il giorno dopo la pubblicazione su L’Espresso (a marzo) di articoli riportanti i contributi erogati dalla Margherita in favore del Centro Futuro Sostenibile, Rutelli si sia "finanche avventurato a presentare un esposto-denuncia nel quale veniva prospettato a carico del sottoscritto un’attività di depistaggio e d’inquinamento probatorio, attività prospettata nel provvedimento cautelare quali elementi giustificativi per l’adozione della misura". Ma secondo Lusi, quanto sostenuto da Rutelli nel suo esposto non corrisponde ai fatti: "La falsità di tale rappresentazione sarebbe stata documentalmente dimostrata dal prospetto del rendiconto allegato al verbale della signora Fiore", sottolinea. Quindi, osserva: "Appare di tutta evidenza come sia le dichiarazioni pubbliche rese da Rutelli, che, soprattutto, la presentazione di un esposto il cui contenuto falso e calunnioso era ben noto allo stesso, hanno costituito, per le stesse motivazioni esposte nel provvedimento cautelare grave ingerenza nelle valutazioni dei pubblici ministeri e del giudice".

E dopo aver riportato brani dell’esposto di Rutelli, Lusi conclude sottolineando come a suo avviso sia evidente "la causale di natura quanto meno politica che indusse Rutelli, Bianco e Bocci a indirizzare alla Procura di Roma la nota dell’8 febbraio 2012 con la quale si chiedeva il non sconfinamento dalle indagini e che ha indubbiamente ingerito sul corretto svolgimento delle stesse e sull’adozione di un provvedimento cautelare processualmente illegittimo, obiettivamente ingiusto e viziato da quei profili di fumus più volte evidenziati".

La risposta della Margherita

"Più delle molte dichiarazioni vanamente contraddittorie, rilasciate da Lusi, valgono i fatti - si legge in una nota dell’ufficio stampa della Margherita -.

E i fatti inchiodano Lusi alle sue responsabilità ormai acclarate. Sono stati accertati dalle autorità competenti con i tre successivi livelli di accertamento e decisione: dalla Procura della Repubblica, dal Giudice delle Indagini preliminari e dal Tribunale del riesame".

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