Marino a Obama: "Torni a giugno per il 70° della Liberazione"

Il sindaco di Roma già ieri avrebbe chiesto di "imbucarsi" durante la visita di Obama al Colosseo, ricevendone un clamoroso rifiuto. Oggi è riuscito almeno a salure il presidente in aeroporto

Marino è andato a salutare Obama all'aeroporto di Fiumicino
Marino è andato a salutare Obama all'aeroporto di Fiumicino

A farsi scappare un'occasione così ghiotta Ignazio Marino proprio non ci stava. Così, dopo aver ricevuto quello che è stato descritto come un secco "no" alla richiesta di imbucarsi al Colosseo durante la visita privata di Barack Obama (come racconta Dagospia, dallo staff di Obama avrebbero cortesemente declinato: "È l'unico momento di svago nella visita in Italia"), il sindaco di Roma si è presentato oggi a Fiumicino per portare il saluto della città al presidente Usa, in partenza verso l'Arabia Saudita.

Mentre l'Air Force One già scaldava i motori, Marino non ha perso tempo e ha invitato Obama, già arrivato sulla pista di decollo, a Roma ("concordandolo con Napolitano", ha tenuto a specificare) per il 70esimo anniversario della liberazione della Capitale, che cadrà il prossimo 4 giugno.

"Abbiamo parlato - ha riferito il primo cittadino della Capitale a SkyTg24 - della possibilità che Obama venga a Roma nella settimana del 4 giungo 2014 quando celebreremo i 70 anni dall'ingresso delle truppe del generale Thomas a Porta Maggiore e della liberazione di Roma. Credo che la risposta di Obama sia stata molto positiva perché si è interessato ad alcuni programmi culturali che avremo."

Come c'era da aspettarsi, Marino ha voluto ostentare ottimismo: "Obama mi ha quindi detto che l'estate è un buon momento per tornare a Roma e che ogni scusa è buona per tornare in questa città. È stato possibilista. Sarebbe un onore averlo per celebrare i 70 anni della liberazione di Roma dai nazisti". Inoltre il sindaco ha raccontato di come il presidente Usa si sia detto molto interessato alla nuova illuminazione dei Fori e ha aggiunto che Obama gli ha rivolto alcune domande sulla sua esperienza come chirurgo a Pittsburgh.

Inoltre Marino ha parlato della possibilità di partnership italo-americane per tutelare il nostro patrimonio artistico: "Stiamo lavorando già da diversi mesi, dopo il mio viaggio negli Stati Uniti a dicembre, per realizzare una Fondazione internazionale con la partecipazione di filantropi anche statunitensi che possano partecipare al restauro del nostro straordinatrio patrimonio artistico. Penso che in questa direzione gli Stati Uniti possano essere un partner molto importante."

Se l'uomo più potente del mondo riuscirà a trovare il tempo di fare una visita a Roma con un

preavviso così breve resta ancora da capire; quello che è certo è che se Obama dovesse davvero tornare - a giugno o più avanti - Marino non si farà scappare l'occasione di una foto insieme, magari con più agio dell'ultima volta.

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