
È Luigi Sbarra il nuovo sottosegretario alla presidenza del Consiglio per il Sud. Il primo ministro Giorgia Meloni ha sentito il Cdm in merito all'intenzione di proporre la nomina al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: l'ex segretario generale della Cisl entra nel governo come "indipendente". La cerimonia di giuramento si è tenuta nel pomeriggio a Palazzo Chigi. Ricordiamo che la delega era stata mantenuta dal premier dopo l'addio all'esecutivo di Raffaele Fitto, nominato vicepresidente esecutivo della Commissione europea.
A quattro giorni dal referendum perso da Cgil e Uil, la Meloni ha deciso di affidare il dossier del Meridione all'ex volto della Cisl, da febbraio guidata da Daniela Fumarola. Una nomina che di fatto spacca la "triplice", ma anche frutto dell'ottimo rapporto coltivato tra il governo e il sindacato, disponibile al confronto senza pregiudizio. In occasione dell'assemblea nazionale dei quadri e delegati della Cisl, risalente allo scorso febbraio, Meloni definì Sbarra "un interlocutore franco, determinato, onesto e l'applauso che voi gli tributate oggi lo tributate perché chiaramente lo sapete molto bene. Quando Luigi Sbarra dice, cito testualmente, se l'Italia vuole guardare al presente e al futuro allora deve lasciarsi alle spalle un novecento caratterizzato da pregiudizi, antagonismo e furore ideologico, parole simili a quelle che ha ripetuto questa mattina, non si tratta di una semplice enunciazione di principio". E ancora: "Lui lo ha fatto, io l'ho visto e così facendo io penso che abbia aiutato molto i lavoratori perché il governo lo ha sempre ascoltato con grande rispetto".
Chi è Luigi Sbarra
Classe 1960 di Pazzano, nella locride, Sbarra ha iniziato la sua carriera sindacale come operatore operatore territoriale a Locri nella Federazione dei braccianti agricoli della Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori (Fisba CISL), di cui è diventato segretario generale nel 1985. Dal 1988 al 1993 è stato al vertice della Cisl di Locri, mentre dal 1993 al 2000 è stato eletto segretario generale della Cisl della provincia di Reggio Calabria. Nel 2000 la nomina a segretario generale Cisl della Calabria, mentre nove anni più tardi è entrato nella segreteria confederale nazionale. Risale al 2016 la nomina a segretario generale della Fai Cisl, che segue le politiche agricole, ambientali, dell'industria alimentare e della pesca, mentre nel 2018 è stato eletto segretario generale aggiunto della Cisl dal Consiglio generale, sotto la segreteria di Annamaria Furlan. Infine, il 3 marzo del 2021 diventa il segretario generale del sindacato, carica lasciata lo scorso febbraio.
Negli anni della sua segreteria, la Cisl ha assunto posizioni più morbide rispetto a Cgil e Uil, sia in relazione alle misure dei governi Conte e Draghi sia a quello di Meloni.
Non sono venuti meno gli scontri all'interno della "triplice" basti pensare alla spaccatura sullo sciopero generale contro la legge di bilancio 2025, sostenuto solo da Cgil e Uil. Ora per lui la sfida di un ruolo di governo, con una delega delicata come quella al Sud.