Leggi il settimanale

Il messaggio di pace del Papa: "Il riarmo è irrazionale"

Visita privata del pontefice alla mostra sulla Bibbia di Borso d'Este, uno dei capolavori dell'arte della miniatura. Le parole di Prevost per la pace: "Scandaloso che si faccia la guerra per raggiungerla"

Il messaggio di pace del Papa: "Il riarmo è irrazionale"
00:00 00:00

A Palazzo della Minerva, dove si trova la Biblioteca del Senato della Repubblica, Leone XIV è stato accolto dal presidente del Senato, Ignazio La Russa. Nella Sala dello Schedario ha scoperto il velo posto sull'immagine del Bambino Gesù nel presepe tradizionale. Accompagnato dal presidente del Senato e dal segretario generale, il Papa ha raggiunto la Sala capitolare, dove è allestita la Mostra della Bibbia di Borso d'Este, per una breve visita.

"È stato un grande onore, un momento di raccoglimento per i credenti e credo anche per i non credenti per quello che la bianca figura del Papa rappresenta come anelito di amore e di pace, specie in vicinanza del Santissimo Natale", ha detto il presidente La Russa ai cronisti dopo la visita del pontefice. "Voglio ringraziare il mio segretario generale (Federico Toniato ndr) - ha detto La Russa - per aver organizzato e resa possibile questa inaspettata e per noi felicissima occasione di visita del Santo Padre. È venuto in forma privata, ecco perché non abbiamo voluto e potuto estendere l'invito alle altre cariche dello Stato e dell'altro ramo del Parlamento, perché ci è stato detto che era una visita privata. Ed è il secondo Papa che viene al Senato in questa legislatura. Ma è stato un onore sapere che è venuto a visitare la Bibbia che noi esponiamo, ed è la seconda mostra che noi facciamo in occasione del Giubileo".

Il messaggio del Papa per la pace

"I ripetuti appelli a incrementare le spese militari" sono presentati "da molti governanti con la giustificazione della pericolosità altrui", ma "la forza dissuasiva della potenza, e, in particolare, la deterrenza nucleare, incarnano l'irrazionalità di un rapporto tra popoli basato non sul diritto, sulla giustizia e sulla fiducia", bensì "sulla paura e sul dominio della forza". Così il Papa, nel messaggio per la 59esima Giornata mondiale della pace, il primo gennaio 2026.

"Si arriva a considerare una colpa il fatto che non ci si prepari abbastanza alla guerra, a reagire agli attacchi, a rispondere alle violenze". E "molto al di là del principio di legittima difesa", "tale logica contrappositiva è il dato più attuale in una destabilizzazione planetaria che va assumendo ogni giorno maggiore drammaticità e imprevedibilità".

Ancora: "Quando trattiamo la pace come un ideale lontano, finiamo per non considerare scandaloso che la si possa negare e che persino si faccia la guerra per raggiungere la pace". E continua: "Sembrano mancare le idee giuste, le frasi soppesate, la capacità di dire che la pace è vicina. Se la pace non è una realtà sperimentata e da custodire e da coltivare, l’aggressività si diffonde nella vita domestica e in quella pubblica", scrive Prevost.

"La giustizia e la dignità umana - continua - sono più che mai esposte agli squilibri di potere tra i più forti.

Come abitare un tempo di destabilizzazione e di conflitti liberandosi dal male? Occorre motivare e sostenere ogni iniziativa spirituale, culturale e politica che tenga viva la speranza, contrastando il diffondersi di atteggiamenti fatalistici, come se le dinamiche in atto fossero prodotte da anonime forze impersonali e da strutture indipendenti dalla volontà umana".

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica