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«Mio marito in cella da innocente E nessun giudice ha mai pagato»

«Mio marito in cella da innocente E nessun giudice ha mai pagato»

Lelio Luttazzi è stato attore, cantante, direttore d'orchestra, musicista, regista, scrittore, e conduttore televisivo. Ma nel corso della sua lunga carriera è stato anche vittima di un grave errore giudiziario. Nel giugno del 1970, quando era all'apice del successo, Luttazzi venne arrestato insieme all'amico Walter Chiari con l'accusa di detenzione e spaccio di stupefacenti. Passò 27 giorni in prigione a Regina Coeli prima di essere scarcerato e prosciolto da ogni accusa. L'errore giudiziario segnò a lungo la sua carriera e il suo animo perché per lui fu complicato togliersi di dosso l'etichetta del sospetto e perché, ogni volta che si parlava di lui, saltava fuori quella brutta storia. Per anni Luttazzi si battè contro le calunnie, intentando causa a chiunque infangasse il suo nome. Vincendo sempre. La sua ultima apparizione televisiva risale al 2009, quando al festival di Sanremo accompagno Arisa nella canzone Sincerità. È scomparso ormai quattro anni fa, l'8 luglio del 2010 all'età di 87 anni.

Da quel giorno, a difendere la memoria di Luttazzi ci pensa la moglie Rosanna che ha inviato questa lettera al Giornale ricordando il dramma di malagiustizia vissuto dal marito.

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