il mondo di Daphne

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Anche gli scaldamuscoli scaldano gli animi. Da Krizia, in via Manin, a defilée chiuso (molto bello, soprattutto i cappotti con le spalle insellate a pagoda e gli abiti asimmetrici anche nelle lunghezze) le modelle si fermano in attesa di Mariuccia Mandelli, ma la stilista non arriva. Panico. Le modelle non sanno che fare, esitano, vanno verso il backstage, poi due di loro tornano in passerella quasi trascinando la padrona di casa. «Abbiamo litigato durante tutta la sfilata», dicono due giovani collaboratori della signora Mandelli, Silvia Cascione e Francesco Cerutti, lei in lacrime, lui affranto. Motivo? La stilista «voleva mettere a tutti i costi gli scaldamuscoli colorati anche sotto gli abiti da sera. Noi no». Litigio fra mamma e figlia invece nella favolosa Villa Reale. Qui Luisa Beccaria ha allestito suggestivi tableau vivant con modelle-etoile e giovani dell'alta società fra suonatori d'arpa, ma perde le staffe perché non si trovano alcune scarpe. Dall'altra parte di via Palestro, da Haute (anche qui la collezione è molto bella), tutti aspettano il giocatore dell'Inter Wesley Sneijder, ma lui non arriva: la sera prima ha litigato con i paparazzi che l'hanno beccato a festeggiare con Richmond al Bolognese, dopo la sconfitta contro il Bayern Monaco.

Poco lontano, in via Manin, Cristina Ferrari presenta la nuova collezione di Fisico (bellissimi gli abiti da cocktail e le tute stretch) ispirata al film «Ricche e famose» di Cukor. Solo per pochi intimi, però. Anche qui per una lite (con Camera Moda che l'ha estromessa dal calendario). Brutte parole, insomma, ma quel che conta per fortuna sono i (bellissimi) vestiti.

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