Mario Monti ha deciso. Si mette alla guida di una coalizione, che sarà formata da una lista unica al Senato e da una coalizione di centristi per quanto riguarda la camera. Ed evita in questo modo lo scoglio di dover superare lo scoglio delle urne.
Una decisione, quella del premier dimissionario, che fa chiedere a Pier Luigi Bersani quale rapporto verrà instaurato con il Pd. "Bisogna vedere come Monti stesso e queste formazioni centrali si riterranno rispetto al Pd che è il primo e più grande partito di questo Paese", commenta il segretario dei Democratici al Tg5.
La domanda fondamentale è se saranno "disponibili ad un'alleanza", piuttosto che alternativi. Una questione a cui il Prof. sembra avere già risposto, quando in conferenza stampa questa sera ha sottolineato che alleanze non ce ne saranno.
Per il segretario del Pdl Angelino Alfano le dichiarazioni di Monti sono soltanto "il tentativo di nascondere dietro qualche candidatura moderato un disegno di alleanza con la sinistra".
Dubbi sulla decisione di Monti anche dal centrodestra.
Ignazio La Russa, fondatore del movimento Fratelli d’Italia-Centrodestra nazionale ha parlato di un "progetto oligarchico" smascherato. "La sua vera e unica emergenza è quella di mantenere la poltrona".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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