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"Noi soddisfatti: aiuti ai più deboli ma non possiamo agire su tutto"

Il capogruppo leghista alla Camera Riccardo Molinari: «Il problema del Pnrr è l'aumento dei costi. Fontana trionferà in Lombardia»

"Noi soddisfatti: aiuti ai più deboli ma non possiamo agire su tutto"

Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera dei deputati, a tutto campo sulla manovra e sugli obiettivi del suo partito nel lungo e nel breve termine.

Onorevole, sembra che da parte vostra ci sia soddisfazione.
«Siamo soddisfatti per l'impianto generale della manovra. Lo avevamo annunciato in campagna elettorale: il grosso delle risorse per il caro bollette, e così è. Abbiamo anche migliorato le misure precedenti per le famiglie più in difficoltà, aumentando a 15mila euro il limite per il bonus bollette. E il resto della manovra continua a interessarsi delle persone più deboli, con il taglio del cuneo fiscale, la quota 41, l'estensione della flat tax per le partite Iva. Insomma, c'è quello che volevamo. Anche il taglio dell'Iva sul pellet: una delle partite su cui stiamo lavorando».

Sull'aumento delle minime e sulle pensioni esistono distinguo.
«Sono temi su cui stiamo ragionando, e quindi siamo ancora a un livello iniziale. C'è un'evidenza: con le risorse che abbiamo a disposizione, non possiamo intervenire su tutto. Bisogna comprendere bene dove intervenire».

C'è una difficoltà sul Pnrr.
«Il problema è l'aumento dei costi. Su questo bisogna dire la verità, ossia che è cambiato uno dei fattori in campo. Con Draghi c'era una centralizzazione. Non siamo stati convinti della cabina di regia, però le scadenze sono state rispettate. Cosa che con Conte a Palazzo Chigi non sarebbe accaduto. Per cui non abbiamo nulla da rimproverarci. Il problema - lo ripeto - è ora come ora l'aumento del costo delle opere».

Sugli emendamenti?
«Ogni gruppo ha presentato i suoi. Vedremo chi riuscirà a portare a casa cosa. Di sicuro servono scelte condivise dai gruppi di maggioranza e avallate dal governo. Bisogna passare dalla discussione in commissione».

Sulla Fornero?
«Avremmo voluto dare maggiori risposte ma non è stato possibile in questa legge di bilancio. Intanto mettiamo in campo una misura ponte, tampone. Ma vogliamo arrivare a una revisione strutturale del sistema delle pensioni. Adesso era il momento di intervenire sulle bollette».

La polemica sulla soglia del Pos è sterile.
«Sì, come molto di quello che sta sostenendo l'opposizione. Per noi è un modo di aiutare chi, con le commissioni bancarie, ci perde. Parlo dei negozi di prossimità, delle piccole realtà e così via. Mi auguro una trattativa con le banche che cancelli le commissioni a queste realtà».

Si avvicinano le regionali.


«Credo che Fontana abbia ottime possibilità di riconferma avendo governato bene, mentre nel Lazio, dove siamo meno strutturati che in Lombardia, auspichiamo in un buon risultato e in un cambio di maggioranza dato che la sinistra governa da tempo la Regione».

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