Obama dal Papa: "Meraviglioso incontrarla"

Il colloquio privato tra Papa Francesco e Barack Obama è durato 50 minuti. Dopo gli incontri istituzionali la visita al Colosseo

Obama dal Papa: "Meraviglioso incontrarla"

Papa Francesco ha accolto il presidente Obama con una vigorosa stretta di mano, nella Sala del Tronetto. "È meraviglioso incontrarla, grazie molte", ha detto Obama al Papa, che ha risposto, in inglese: "Grazie, grazie. Benvenuto signor presidente". Alle 10.30 in punto è iniziato il colloquio privato. Presenti due traduttori. Bergoglio ha atteso il suo ospite davanti al suo studio e dopo alcuni minuti di scambio di saluti e convenevoli, davanti alle telecamere, la porta si è chiusa. Il faccia a faccia è durato, in tutto, cinquanta minuti. Secondo alcuni funzionari del Vaticano il pontefice ha espresso a Obama il suo punto di vista sulla riforma sanitaria voluta dal presidente degli Stati Uniti e le sue prescrizioni sulla copertura della contraccezione. E sono stati toccati anche alcuni delicati temi di politica internazionale.

Di cosa hanno parlato

"L’esercizio dei diritti alla libertà religiosa, alla vita e all’obiezione di coscienza nonché il tema della riforma migratoria": sono alcuni dei temi bilaterali affrontati da Obama nei colloqui in Vaticano, con il Papa e successivamente il segretario di Stato Pietro Parolin. "Infine - conclude il comunicato diffuso in sala stampa vaticana - è stato espresso il comune impegno nello sradicamento della tratta degli esseri umani nel mondo". Il Papa inoltre ha chiesto a Obama, "per le aree di conflitto, il rispetto del diritto umanitario e del diritto internazionale e una soluzione negoziale tra le aree coinvolte".

Nel percorso per raggiungere lo studio del Santo Padre Obama ha ammirato gli affreschi della Seconda Loggia, accompagnato da don Georg Gaenswein. Insieme a lui, nella delegazione, il segretario di Stato John Kerry, appena rientrato da Amman dove ieri sera ha incontrato prima re Abdallah di Giordania, e poi il presidente palestinese, Abu Mazen, per discutere dei negoziati di pace.

"It’s wonderful to be back" ("E' meraviglioso essere tornato"), ha detto Obama appena arrivato al Cortile San Damaso, salutando uno dei Galantuomini di Sua Santità. Obama era già stato in Vaticano nel 2009 per l’udienza da Papa Ratzinger.

Tutta la zona di San Pietro è completamente blindata, con un consistente rafforzamento del presidio delle forze dell’ordine e delle misure di sicurezza. Una cinquantina di auto ha scortato il suv blindato del presidente Usa. Solamente sei automobili, invece, sono entrate dentro la Città del Vaticano. Rigidi controlli nella Capitale.

Piccole contestazioni

L’arrivo di Obama in Vaticano è stato preceduto da qualche contestazione in Via della Conciliazione, che però non ha avuto gravi ripercussioni. Un italiano è stato fermato dalla polizia durante un sit-in non autorizzato in favore della liberazione dell’attivista statunitense per i diritti dei nativi americani Leonard Peltier, in carcere dal 1977 con la condanna a due ergastoli per l’omicidio di due agenti dell’Fbi, nonostante vi siano dubbi sulla sua colpevolezza. Sempre nei dintorni di via della Conciliazione ha sfilato un altro mini corteo ambientalista che chiedeva al presidente Obama di schierarsi contro la costruzione dell’oleodotto di Keystone tra il Canada e Miami.

Imbarazzo durante lo scambio dei doni

L’astuccio che conteneva le monete che il Papa ha donato a Obama avrebbe dovuto restare aperto ma, sul più bello, mentre il pontefice e il Santo Padre si avvicinavano al tavolo con i doni in bella mostra, il coperchio dell’astuccio ha ceduto e le monete sono finite in terra. Subito monsignor Gaenswein si è affrettato a raccoglierle e rimettere tutto in posizione. Ma le monete sono finite in terra un'altra volta. Il Papa ha riso di gusto per la scenetta. È stato molto cordiale il congedo tra i due, al termine del colloquio privato. Il Pontefice ha tenuto infatti a lungo la mano di Obama tra le sue, mentre parlavano a bassa voce. In precedenza, al Papa è stato presentato il seguito del presidente Obama, con una novità rispetto al passato: una signora della delegazione annunciava da un lato della sala, ad alta voce, il nome e l’incarico di ciascuna persona, risparmiando l'incombenza a Obama. Che nel congedarsi dal Santo Padre lo ha di nuovo ringraziato: "It is a great honor. I'm a great admirer. Thank you so much for receiving me" (è un grande onore, sono un suo grande ammiratore. Grazie di avermi ricevuto").

Obama da Napolitano

Il colloquio a due è durato 20 minuti circa, poi l’incontro - il sesto tra i due presidenti - è stato allargato alle delegazioni guidate dal ministro degli Esteri, Federica Mogherini, e dal segretario di Stato, John Kerry.

Dopo l’incontro bilaterale si è tenuto un pranzo di lavoro, terminato con il tipico babà alla frutta offerto dal capo dello Stato a Obama. A seguire il presidente degli Stati Uniti si è diretto a Villa Madama per il vertice con il presidente del Consiglio Matteo Renzi.

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