«Violenza sessuale aggravata ai danni di una minore»: con questa accusa un primario del reparto Neurologia dell'ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari, Dante Galeone, 62 anni, è stato arrestato ieri dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria in servizio a palazzo di giustizia. Il medico ha ottenuto il beneficio dei domiciliari.
La notizia, diffusa in una nota dalla procura, ha destato grande clamore a Bari, dove il 62enne è molto conosciuto e stimato. Secondo quanto sostenuto dagli inquirenti, la violenza sessuale, ai danni di una ragazza di sedici anni, sarebbe stata commessa a gennaio durante una visita medica. Le indagini sono scattate in seguito a una segnalazione dal servizio di psicologia dell'ospedale: la comunicazione, insieme a una denuncia presentata dalla famiglia della minorenne, è stata trasmessa alla procura. E successivamente sono cominciati gli accertamenti dei carabinieri.
Nel giro di pochi giorni l'inchiesta è approdata a una svolta con la richiesta della misura di custodia cautelare ai domiciliari firmata dal sostituto procuratore del tribunale Chiara Giordano e accordata dal giudice per le indagini preliminari Michele Parisi. Il provvedimento è stato notificato al medico l'altro pomeriggio, quando è rientrato dal lavoro. Il professionista sarà interrogato dinanzi al gip venerdì.
Le indagini sono avvolte dal massimo riserbo. Nel comunicato la procura precisa che sono stati acquisiti «gravi indizi di colpevolezza» e che «l'inchiesta prosegue al fine di verificare se altri minori possano aver subito analoghi casi di violenza sessuale». Lungo i corridoi del palazzo di giustizia non affiorano particolari sull'inchiesta perché gli accertamenti sono ancora in corso, mentre in ospedale i medici sono sotto choc. Galeone, che da quindici anni è primario del reparto di Neurologia, è infatti molto conosciuto e in passato ha ricoperto anche il ruolo di segretario regionale della Cgil Medici. La notizia ha colto di sorpresa i suoi colleghi dell'ospedale, i quali si dicono increduli. E sconcerto c'è anche tra le famiglie di numerosi pazienti, che hanno voluto lasciare sul web messaggi di stima nei confronti del medico.
L'ospedale pediatrico Giovanni XXIII è uno dei più noti e importanti di Bari, centro di riferimento di tutta la Puglia e di altre regioni meridionali. Nei confronti del primario è già stata disposta la sospensione dal servizio, come spiega il direttore generale della struttura Vitangelo Dattoli.
«Abbiamo piena fiducia nella magistratura dichiara il manager e speriamo che le indagini possano portare all'accertamento dell'estraneità del medico: tuttavia abbiamo subito adottato il provvedimento di sospensione; quanto accaduto conferma comunque la capacità di allerta e attenzione dell'ospedale», prosegue Dattoli, che in una nota esprime «vicinanza alla famiglia della giovane paziente che avrebbe subito molestie». L'azienda ospedaliera in una nota «condanna fermamente ogni comportamento illecito che tradisce l'intangibile rapporto tra medico e paziente» e sottolinea «l'alta professionalità con cui ogni anno, per fornire le cure migliori ai piccoli pazienti, vengono assicurati 11mila ricoveri e oltre 400mila prestazioni ambulatoriali specialistiche».
Sul caso interviene anche il presidente dell'Ordine dei Medici di Bari, Filippo Anelli.
«La notizia dichiara ha lasciato sbigottito me e tanti altri colleghi che conoscono il dottor Galeone come persona irreprensibile, nota anche per la sua attività di sindacalista; spero aggiunge - che le accuse non siano fondate».
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