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Ponzellini ai domiciliari: tangenti per 6 milioni Nei guai pure Milanese

L'ex presidente Bpm ai domiciliari: gli vengono contestate presunte mazzette per 5,7. Indagato il Pdl Milanese: sarebbe stato corrotto per una legge sul gioco d'azzardo

Ponzellini ai domiciliari: tangenti per 6 milioni Nei guai pure Milanese

Una legge dello Stato, approvata dal Parlamento per aiutare le popolazioni dell'Abruzzo colpite dal sisma, e in realtà fatta su misura per arricchire i signori del gioco d'azzardo: anzi, scritta direttamente dai tecnici di una di queste imprese. C'è anche questo nell'ordinanza di custodia eseguita questa mattina dalla Guardia di finanza a carico di Massimo Ponzellini, ex numero uno della Banca popolare di Milano e oggi presidente di Impregilo.

Ponzellini finisce agli arresti domiciliari (ma la Procura per lui aveva chiesto il carcere) per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione privata, perchè avrebbe incassato quasi sei milioni per concedere i prestiti della Bpm alle imprese con cui era in rapporti. Tra queste imprese, il capo d'accusa principale riguarda i 150 milioni erogati dalla banca milanese ad Atlantis, società specializzata in macchinette per videopoker e scommesse controllata da Francesco Corallo, in passato indagato e archiviato per traffico di stupefacenti. Ed è proprio intorno alla società di Corallo che si sviluppa la vicenda - appena accennata nell'ordine di custodia - della legge fatta in casa.

A presentare Corallo a Ponzellini, secondo i pm Roberto Pellicano e Mauro Clerici, è infatti Marco Milanese, deputato Pdl, all'epoca dei fatti sottosegretario all'Economia. Milanese figura come relatore del disegno di legge che, poco dopo il terremoto in Abruzzo, autorizza l'utilizzo nei locali pubblici di macchine per videopoker digitali di ultima generazione. All'epoca, la norma venne presentata come un modo per rimpinguare le entrate fiscali (lo Stato trattiene una quota significativa delle scommesse) per aiutare le popolazioni abruzzesi. Ma secondo la Procura il testo della norma venne scritto direttamente nello studio Mag, una struttura privata specializzata nelle norme sui monopoli e sui giochi, che lavorava per la Atlantis di Corallo. Per questa vicenda, Milanese è stato iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di corruzione.

Oltre ai finanziamenti a Corallo - impiegati proprio per acquistare le macchinette autorizzate dalla legge di Milanese - a Ponzellini vengono contestati altri finanziamenti erogati a imprese - tra cui la Sisal - che si impegnavano a sdebitarsi con versamenti di denaro. Da Atlantis, Ponzellini avrebbe ricevuto un milione di euro immediatamente e un accordo che prevedeva il versamento estero su estero di centomila sterline al mese fino a raggiungere i tre milioni.

L'incriminazione di Ponzellini per corruzione privata è stata resa possibile dalla querela presentata in Procura dai nuovi vertici di Bpm. La Procura aveva chiesto il carcere anche per altri due manager di Bpm, Antonio Cannalire, ma il gip Cristina Di Censo ha ritenuto che per entrambi, come per Ponzellini, bastassero gli arresti domiciliari.

l'unico destinato a finire in cella è Corallo: ma di lui, per adesso, la Guardia di finanza non sta trovando traccia.

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