Il suo marchio di fabbrica - «la politica è sangue e merda» - è entrato nella storia, così come la «lite delle comari» con Beniamino Andreatta (che lo definì «un commercialista di Bari esperto di fallimenti e bancarotte») che ha decapitato il secondo governo di Giovanni Spadolini. Il socialista Rino Formica, classe 1927, non ha mai abbandonato la lotta politica, anzi.
Il chiodo fisso è ricomporre la diaspora socialista, magari coagulandola attorno allo storico quotidiano lAvanti che è tornato in edicola dopo la discussa direzione di Walter Lavitola. Gli eredi del Garofano si vedranno il 9 giugno a Milano nella Biblioteca Storica di Critica Sociale per resuscitare il Psi con una «Campagna di azionariato popolare».
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