Ragazzi a scuola più leggeri: meno libri con l'ebook gratis

RomaNiente più «bonus maturità» per accedere all'università, borse di studio, connessioni internet senza fili, meno libri di testo , più dispense ed e-book di testo. Poi, soprattutto, un piano per riassorbire migliaia di precari. Il governo ha scelto di varare il pacchetto scuola nel giorno della prima campanella per migliaia di studenti. Ma le principali novità contenute nel decreto intitolato «l'istruzione riparte», approvato ieri dal consiglio dei ministri, riguardano soprattutto gli insegnanti, ai quali va la fetta più grande dei 400 milioni di euro stanziati dal decreto, coperti per lo più con accise sugli alcolici.
C'è il riassorbimento di 26 mila docenti di sostegno in tre anni per i quali si autorizza l'assunzione. L'atteso piano piano di immissione in ruolo per 69 mila insegnanti e 16 mila «Ata», cioè ausiliari, tecnici e amministrativi, c'è, ma è solo annunciato. «Il piano terrà conto dei posti vacanti e disponibili in ciascun anno e dei pensionamenti», ha spiegato il ministro Maria Chiara Carrozza. Non c'è invece traccia di una soluzione per alcuni dei nodi aperti. Ad esempio gli inidonei e i quota 96, cioè i pensionandi penalizzati dalla riforma previdenziale. Tra i nodi irrisolti, anche quello che riguarda le accademie e i conservatori, in particolare per i contratti a tempo indeterminato, per il quali è stato finanziata la proroga di un anno. Niente stabilizzazione, quindi, a differenza degli insegnanti in graduatoria, protestano i precari Afam, che annunciano: «Difenderemo i nostri diritti con tutti i mezzi in nostro possesso».
Nei giorni scorsi c'è stato un braccio di ferro tra il ministro dell'Istruzione e quello dell'Economia sulle coperture. «Le risorse sono limitate e abbiamo dovuto fare i salti mortali. L'anno scolastico inizia in modo molto forte e significativo», ha spiegato il premier Enrico Letta. Una frenata sul fronte delle stabilizzazioni è arrivata anche dal Pdl, che teme un'esplosione della spesa.
Integro il paccheto sul diritto allo studio. Ci sono 100 milioni per aumentare il Fondo per le borse di studio degli universitari, 15 milioni gli studenti delle superiori meritevoli, altrettanti per reti wireless.
Novità importanti per i libri di testo, con l'invito alle scuole affinché accettino vecchie edizioni, a patto che siano conformi alle direttive nazionali. Poi un incentivo (otto milioni di euro) per l'acquisto di e-book . Più in generale, il tentativo è di rendere facoltativo il ricorso ai tradizionali libri di testo a favore di quelli monografici o di appfondimento. Meno manuali, più dispense, romanzi e saggi, quindi.
Tra le misure destinate a sucitare proteste l'estensione dei permessi di soggiorno degli studenti stranieri a tutta la durata del corso e l'esenzione Imu per le scuole paritarie che siano proprietarie di Onlus.
Importanti novità per i presidi. Intanto viene superata l'impasse dei concorsi annullati dal giudice amministrativo (come è accaduto in Lombardia dove 424 istituti erano a rischio di restare senza guida). Le scuole saranno dirette da reggenti, assistiti da docenti incaricati.

Poi si prevede che, in futuro, i dirigenti scolastici vengano selezionati ogni anno attraverso un corso-concorso di formazione della Scuola Nazionale dell'Amministrazione. Come previsto, viene annullato il bonus maturità per l'ingresso all'università. Ma verranno studiate altre forme per valorizzare il percorso scolastico.

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