Rapina finisce nel sangue: carabiniere ucciso a Caserta

Conflitto a fuoco a Maddaloni. Intervengono due carabinieri: uno viene ucciso, un altro ferito. Presi due dai rapinatori. Adesso si cercano i complici

Rapina finisce nel sangue: carabiniere ucciso a Caserta

Nel Casertano una rapina si trasforma in far west. Un carabiniere è stato ucciso in una sparatoria durante un tentativo di rapina a Maddaloni, un altro militare è rimasto ferito. Subito è partita una vasta battuta per mettere le mani sui rapinatori.

Due dei rapinatori che hanno ingaggiato il conflitto a fuoco sono rimasti feriti e sono stati arrestati dai militari dell’Arma. Portati in ospedale sono piantonati dai carabineiri. Nel Casertano sono in corso battute per catturare due complici dei rapinatori che sono riusciti a fuggire. Nella sparatoria è rimasto ferito anche un maresciallo che era intervenuto insieme a Tiziano Della Ratta, il carabiniere ucciso. Quest’ultimo era un appuntato di Sant’Agata dei Goti, in provincia di Benevento. Lascia moglie e un figlio di circa un anno. Lavorava al Nucleo operativo della compagnia dei carabinieri di Maddaloni ed era stato chiamato quando era arrivata una segnalazione di una rapina in corso alla gioielleria "Ogm Momenti Preziosi" di via Ponte Carolino. Nei primi anni di servizio aveva lavorato a Roma, poi era si era spostato in provincia di Caserta per stare più vicino alla famiglia ed era stato assegnato alla stazione carabinieri di San Felice a Cancello. Da poco era stato trasferito in maniera definitiva al nucleo operativo di Maddaloni.

Da poco aveva, infatti, deciso di costruire la sua nuova casa a Sant’Agata dei Goti, paese della provincia di Benevento sul confine con la provincia di Caserta, e di trasferirsi nell’appartamento con tutta la famiglia.

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