Re Giorgio vede la Regina Due monarchi al Quirinale

Elisabetta d'Inghilterra in visita da Napolitano, già incontrato più volte a Londra. Il presidente, a differenza dei predecessori Ciampi e Scalfaro, parla un ottimo inglese

Si vedranno domani a pranzo al Quirinale. Pennacchi, argenterie e i corazzieri che tanto piacciono al principe Filippo, 93 anni. Menu leggero, si è raccomandato il cerimoniale di Buckingham Palace: Elisabetta doveva già arrivare in Italia l'anno scorso a marzo, ma dovette rimandare per colpa di una gastroenterite fulminante, che la costrinse a ricoverarsi all'ospedale King Edward. E niente capretto, come nel 2000 quando si sfiorò l'incidente diplomatico. Se la regina visita una strange land, si legge nelle ferree istruzioni di palazzo, bisogna astenersi dal proporle sul piatto «carni inconsuete». Il Times fu molto duro in prima pagina contro the italians.

Stavolta Queen Elisabeth, sovrana del Regno Unito e anche di Antigua, Barbuda, Australia, Bahamas, Barbados, Belize, Canada, Grenada, Giamaica, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea, Saint Kitts e Nevis, Saint Vincent e Grenadine, isole Salomone, Santa Lucia e Tuvalu, capo del Commonwealth, governatore supremo della Chiesa d'Inghilterra, comandante in capo delle forze armate e signora dell'Isola di Man, dovrebbe trovarsi a suo agio, con un presidente che maneggia la lingua. Ciampi riusciva a mettere insieme solo dieci parole. Scalfaro nemmeno quelle, difficile stabilire un rapporto. Chissà, forse sarà per questo che, quando Scalfaro andò a Londra in visita privata, dovette fare un po' di anticamera a Buckingham Palace prima di essere inserito tra l'udienza con il giardiniere reale e quella con il tosatore dei cani corgies.

Anche Francesco Cossiga parlava un ottimo inglese. Peccato che nel 1990 causò un corto circuito diplomatico annullando all'ultimo momento una formale visita di Stata preparata da mesi per colpa di una mini-crisi di governo provocata dal Pli. L'anno dopo Cossiga raggiunse finalmente Londra, ma proprio da lì il silente notaio della Repubblica si trasformò nel Picconatore esternate.

Sarà un viaggio-lampo, ben diverso da quello del 1961, quando la 35enne regina attraversò Roma in cabriolet salutando la folla come una star. Adesso ha cinque ore appena, giusto il tempo di mangiare con Napolitano e di vedere poi il Papa, l'unico che in quanto a cerimoniale la batte. Ma sarà un faccia a faccia informale: «Sua Maestà approfitterà per la salutare Sua Santità», spiegano da Buckingham Palace.

L'ultimo incontro di Elisabetta con un Pontefice risale al 16 settembre del 2010, quando la Elisabetta II accolse Benedetto XVI nel palazzo reale di Holyroodhouse. La sovrana è stata in visita in Italia e in Vaticano altre tre volte: nel 1961, nel 1980 e nel 2000, quando restò mezz'ora a colloquio con Giovanni Paolo II.

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