Politica

Se ho due case (tartassate) voglio pure due voti

Sì alla possibilità di andare alle urne anche nei Comuni di villeggiatura 

Se ho due case (tartassate) voglio pure due voti

Una provocazione, certo. Ma fino a un certo punto. Negli ultimi anni sono aumentate notevolmente le imposte che riguardano gli immobili e nello stesso tempo sono diminuiti sensibilmente i trasferimenti di denaro da parte dello Stato centrale ai Comuni. Questi ultimi hanno quindi sempre bisogno di maggiori risorse. E la «pensata» per reperirle sono quasi sempre le sanzioni amministrative (multe stradali) e appunto le imposte sugli immobili. Con un distinguo di non poco conto.
Nei Comuni più piccoli, e in particolare in quelli turistici, le amministrazioni locali tendono ad agevolare paurosamente la prima casa a scapito della seconda. La motivazione non sta in una corretta tassazione dei contribuenti (chi più ha, più paga), ma in un mero discorso elettorale: privilegiare i residenti, che sono quelli che hanno diritto di voto per l'amministrazione civica, e penalizzare quelli che vengono «da fuori», visti come spugne da strizzare finché possono dare qualche stilla di denaro, ma che non creano problemi agli assetti politici del Comune.

Basti pensare alle vessazioni di vario tipo cui sono sottoposti i non residenti: assetti viabili, divieti di circolazione, gestione dei parcheggi, differenti tariffe per una serie di servizi, esenzioni e riduzioni cui non hanno diritto. Senza che gli «stranieri» possano decidere nulla o incidere in qualche maniera sugli assetti amministrativi. Privilegiare duemila residenti è più semplice che trovare consensi in una comunità magari dieci volte più grande. Ecco quindi la proposta: far eleggere il sindaco non solo dai residenti ma da tutti i proprietari di immobili di quel Comune, cittadini e contribuenti a tutti gli effetti. E non vale l'obiezione del «multi-voto». Quanti proprietari di più immobili votano l'amministratore di condominio dei differenti stabili? E nessuno avanza rilievi sul fatto che gli azionisti di più società eleggano consiglieri d'amministrazione in diverse aziende.

E il consiglio comunale ha compiti così distanti dall'amministrare il proprio Comune-azienda? Far eleggere il sindaco da tutti i proprietari di immobili, poter far sentire la propria voce nella gestione del bene comune, aiuterebbe inoltre moltissimo l'investimento in immobili nelle località di villeggiatura, aumentando il turismo e di conseguenza il Pil.

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