Sbranato dai cani a Milano Stava passeggiando vicino a un campo rom

Sbranato dai cani a Milano Stava passeggiando vicino a un campo rom

MilanoDopo il camionista assalito a Livorno e sbranato da un branco di cani randagi, ieri si è sfiorata la tragedia alla periferia di Milano dove un anziano è stato circondato da morso da sei bestie di grossa taglia. Alcuni passanti sono riusciti a scacciare gli animali salvandolo da morte sicura anche se la vittima alla fine è apparsa in condizioni disperate. È stato infatti prima soccorso da un’ambulanza e da un’auto medica, infine raccolto da un elicottero e portato in ospedale dove è stato ricoverato in prognosi riservata.
L’aggressione all’estrema periferia ovest di Milano, praticamente aperta campagna, all’angolo tra via Guascona e via Martirano, a due passi da un problematico campo nomadi occupato abusivamente da rom di origine bosniaca. L’uomo, Gaetano G., 74 anni, originario di Bologna, ma residente in provincia di Como, ieri pomeriggio attorno alle 17 era andato a trovare una coppia di amici che abitano nel confinante comune di Trezzano sul Naviglio. A quell’ora i coniugi, entrambi cinquantenni, erano ancora al lavoro per cui, come aveva fatto altre volte, aveva lasciato la vettura parcheggiata nel loro cortile e quindi si era diretto verso quel spicchio di natura incontaminata. Fatti 300 metri l’attacco del branco.
Gaetano si mette a gridare attirando l’attenzione di Angelo, 67 anni, che stava lavorando sul suo campo. L’agricoltore senza indugi si lancia in soccorso del pensionato, armato di un nodoso randello colpisce ripetutamente i cani. Poi intervengono altre persone, si fermano alcuni automobilisti e gli animali vengono messi in fuga. Proprio il primo intervento è stato determinante ad evitare il peggio. Sul posto arrivano l’ambulanza e l’auto medica inviate dal 118 e una volante della questura. Il personale medico presta i primi soccorsi al ferito. Le sue condizioni sono molto gravi, tanto che non si tenta neppure il trasporto in ambulanza. Così il povero pensionato viene raccolto dall’elicottero, partito dalla superficie di volto di Niguarda, e portato al San Raffaele dove viene sottoposto a un delicato intervento chirurgico e ricoverato in prognosi riservata.
Nel frattempo gli agenti cercano di ricostruire la vicenda. Angelo descrive i cani, due meticci marrroni e due grigi, un pastore tedesco più un sesto che non ricorda bene. Comunque tutti di taglia media o grossa. Aggiunge anche che quando li ha messi in fuga, forse si sono diretti verso il campo nomadi. Una struttura abusiva che in passato ha dato non pochi grattacapi alle autorità. Più volta la polizia è intervenuta sequestrando parecchia refurtiva. Due anni fa la polizia locale scoprì la triste storia di una ragazza di 18 anni sottoposta in più occasioni a violenze di gruppo, abusi sessuali da parte di uno dei genitori, nonché obbligata con violenza e percosse ad assumere sostanze stupefacenti perché rifiutava di prostituirsi. Sul posto interviene anche il personale inviato dal’Als, un medico veterinario e alcuni accalappia cani che avviano battute in zona per individuare il branco ma fino a tarda ora non sembra che i cani siano stati individuate.
L’aggressione all’anziano, è quasi la fotocopia di quella in cui è rimasto vittima appena un paio di giorni fa un camionista siciliano di 50 anni. Vito Guastella era appena arrivato in autoparco a metà strada tra Livorno e Lucca, era sceso per attaccare il rimorchio alla motrice quando dal nulla sono spuntati alcuni cani che l’hanno attaccato. Nessuno ha visto nulla, quando attirati dalle sue grida, sono arrivati alcuni colleghi e impiegati dell’autoparco i cani sono fuggiti, ma per il povero Guastella non c’era più nulla da fare, morto orribilmente sfigurato dalle zanne dei randagi.

Un anno fa invece un bambino milanese di due anni venne azzannato a Villa Minozzo, nel Reggiano, dove era arrivato con i genitori, invitati a una festa di compleanno. Il cane, un meticcio, che stando ai padroni di casa non aveva mai dato in passato segni in passato di aggressività, aveva aggredito il piccolo riducendolo in fin di vita.

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