Le sexy liste dell’Idv Di Pietro corteggia escort, hostess e ora anche le scroccone

A corteggiare la bionda lucciola barese con il vizietto del registratore è stato Valerio D’Alessio, candidato dipietrista alle Regionali in Emilia, ex operatore di call center, ex Patto Segni, ex grillino, ex organizzatore del Vaffa Day a Bologna e super tifoso di Sonia Alfano. È lui che ieri sera ha invitato all’Hotel de la Gare del capoluogo emiliano la provocante D’Addario per discettare di «politica che si è ridotta a spettacolo e sull’uso delle donne in politica». In effetti chi meglio della D’Addario, lucida e spregiudicata quota rosa nella lista «La Puglia prima di tutto», può dire la sua su come si può cercare di arrivare in alto? Magari non in cima in cima visto che alle elezioni comunali di Bari prese soltanto sette voti ma vabbè. Ufficialmente ieri sera ha presentato il suo libro «Gradisca presidente», ufficiosamente s’è presentata come scintillante scalciatrice di Berlusconi in tacco dodici. Quindi, prego si accomodi. Un primo passo è assicurare il sostegno al candidato dipietrista e magari lanciare qualche accusa al Cavalier-Sultano, il secondo sarà quello di garantirsi un posto al sole nel partito delle manette. Fetish. D’Alessio giura «di aver informato il partito della sua iniziativa perché non volevo in alcun modo andare contro la loro linea» e pertanto c’è da supporre che, se il nulla osta non è arrivato direttamente da Tonino, sarà arrivato almeno dal suo braccio destro Silvana Mura, tesoriera e responsabile del partito in Emilia Romagna.
E secondo «Italia Oggi» sarebbe sempre la Mura a fare il filo, ancora a Bologna, alla vendicativa accusatrice dell’ex sindaco piddino Flavio Delbono, Cinzia Cracchi. Sotto le due torri si vocifera che l’ex amante del primo cittadino possa guadagnarsi un posto come candidata consigliera alle prossime Comunali. C’è un solo grande neo nel flirt tra le due: la Cracchi è indagata assieme alla sua vecchia fiamma per le ipotesi di reato di abuso di ufficio e di peculato in concorso, in riferimento ad undici viaggi che lei e il compagno avrebbero compiuto a spese della Regione fra il 2001 e il 2008. Anche la star del Cinziagate ammette: «Io candidata? No, sono indagata; Di Pietro non ammette indagati in lista». Ma, ha continuato la ex segretaria di Delbono, un’eventualità potrebbe esserci. Basterebbe un bel proscioglimento e oplà: «Sì, ci penserei. Ma per il Comune, la Regione mi sembra troppo».
Chi invece aveva puntato in alto, forse complice il suo vecchio mestiere di assistente di volo, era stata la pasionaria «No Cai» durante la trattativa Alitalia, Daniela Martani, quella con il cappio al collo. La quale, ex hostess, ex gieffina ed ex starletta de «La Fattoria», s’era autoproposta per le Europee: «Valuterei la mia discesa in campo con Tonino. Mi piacciono Di Pietro, Bertinotti, Schifani e Berlusconi». Dimostrando che di politica ci capiva un cappio ma Di Pietro mica disdegnò: «Non gliel’ho mai chiesto ma è un onore se vota per noi».

Chi è invece decollata con l’Idv è l’altra hostess rivoluzionaria, Maruska Piredda, responsabile del dipartimento Lavoro-Welfare del partito in Lombardia, eurocandidata ma trombata, ora piazzata nel listino in Lombardia e Liguria alle prossime regionali. Per lei non c’è neppure bisogno di campagna elettorale: è sufficiente che Penati o Burlando vengano eletti e la poltrona di consigliera sarà assicurata.
FCr

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