Sgravi Irpef? Un regalo da 1,5 miliardi agli immigrati

I tagli riguarderanno anche 1,7 milioni di stranieri che lavorano in Italia

Nonostante il premier Matteo Renzi abbia tirato una riga sul ministero dell'Integrazione e sul discusso ruolo di Cécile Kyenge, gli stranieri che lavorano in Italia possono continuare a sorridere. Perché il governo, che tassa le rendite finanziare e si scorda del popolo delle partite Iva, non si dimentica di certo di loro: quasi un lavoratore su dieci che beneficerà del taglio dell'Irpef presentato mercoledì dal presidente del Consiglio è, infatti, straniero.

Secondo le stime della Fondazione Leone Moressa, degli 11 milioni di dipendenti che saranno coinvolti dagli sgravi fiscali, 1,7 milioni sono stranieri. Si tratta di dipendenti che percepiscono meno di 25mila euro l'anno, senza considerare gli incapienti. Pertanto, dei 10 miliardi di euro previsti dalla manovra, il 15,4% sarà destinato a contribuenti stranieri, per un importo pari a 1,5 miliardi di euro. Confrontando le classi di reddito dei lavoratori dipendenti stranieri, il 92% percepisce meno di 25mila euro. Tra gli italiani, invece, più del 30% supera la soglia oltre la quale non sono previste agevolazioni in busta paga.

Secondo i dati delle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche del 2012, i lavoratori stranieri in Italia sono 3,4 milioni e dichiarano complessivamente redditi per 43,6 miliardi di euro. Rappresentano l'8,3% dei contribuenti totali e certificano il 5,4% dell'intera ricchezza prodotta.

Mediamente gli stranieri hanno dichiarato nel 2012, 12.880 euro a testa, ovvero 6.780 euro in meno dei contribuenti nati in Italia. La presenza dei lavoratori nati all'estero impiegati nelle regioni italiane ricalca grosso modo la loro presenza nel territorio stesso: le prime posizioni sono occupate da Trentino Alto Adige (15,1%), Friuli Venezia Giulia (12,4%), Emilia-Romagna (11,2%) e Veneto (10,7%).

Al Nord si registrano anche i guadagni maggiori. In particolare, a dichiarare il reddito più alto sono coloro che risiedono in Lombardia con oltre 15mila euro lordi all'anno, seguiti a ruota dal Friuli Venezia Giulia (14.410 euro) e Piemonte (13.420 euro).

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