Milano - Biglietti gratis per il Gran Premio di Monza, il re delle corse automobilistiche. Cambiano i colori delle giunte, ma non il (mal)costume della casta. Anzi, in questo caso trattandosi di consiglieri comunali, della castina che seguendo il cattivo esempio di ministri e parlamentari da sempre abbonati allo scrocco, pensa bene di prendere, per quanto possibile, il cattivo esempio.
Il solito brutto vizio di politici e amministratori abituati a una vita da portoghesi. Che sia l'auto blu, lo spettacolo a teatro, la partita di calcio o, in questo caso, l'83° edizione del prestigioso Gran premio d'Italia di Formula uno, offerto generosamente a sindaco, assessori e consiglieri comunali di Monza. Ma non solo a loro perché, come si vedrà, i preziosissimi tagliandi sono distribuiti a pioggia dalla nuova amministrazione di centrosinistra guidata dal sindaco Roberto Scanagatti, l'uomo forte del Pd locale che aveva condotto tutta la sua campagna elettorale sui toni della moralizzazione e, sull'onda dell'entusiasmo per il governo al loden di Mario Monti, di un'ormai irrinunciabile sobrietà della politica.
E, invece, c'è subito cascato anche lui. Poche settimane dietro la scrivania da sindaco ed ecco la prebenda assegnata a destra e a manca. Perché quando c'è da andare a sbafo, i politici non ne fanno mai una questione di colore. Nulla di illegale, ovviamente. «Egregio consigliere comunale - scrive Scanagatti con tanto di carta intestata del Comune di Monza - la convenzione per la concessione dell'autodromo nazionale alla Sias spa prevede l'obbligo da parte della concessionaria di mettere a disposizione delle amministrazioni concedenti durante il Gran Premio di Formula 1 uno spazio ospitalità in uno degli edifici prospicienti il rettilineo di partenza/arrivo». Come a dire che lo prevede la concessione, che non è mica colpa sua se «l'invito, valido per due persone, Le consentirà di accedere direttamente alla terrazza del Comune di Monza, ubicata presso l'hospitality building, sala n.5 - 1° piano».
E fin qui son due biglietti gratis. Ma non basta. Perché Scanagatti precisa che «inoltre, come ogni anno, l'Automobile Club Milano ha riservato due biglietti omaggio per i consiglieri comunali del Comune di Monza. Nel caso in cui confermasse direttamente all'Aci il suo interesse anche per tali biglietti, potrà ritirarli presso l'ufficio comunicazione congiuntamente al pass per la terrazza ospitalità».
E fanno quattro. Due biglietti più due per ogni consigliere che evidentemente, non avendo il dono dell'ubiquità né la possibilità della poligamia, sarà suo malgrado costretto a cedere ad amici o parenti una parte degli ingressi gratis.
Magari non quelli della terrazza, visto che il sindaco Scanagatti, a conclusione della piacevole missiva, annuncia che «sarà lieto di incontrarLa (con la maiuscola, ndr), insieme agli Assessori (un'altra maiuscola, ndr), in questa particolare occasione».
Convenevoli resi pubblici nel suo profilo Facebook da Paolo Piffer, il giovane operatore del carcere di Monza, candidato sindaco con le liste «PrimaVeraMonza» e «CambiaMonza». Ma a vincere furono Scanagatti e il centrosinistra. E Monza non è cambiata.
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