"Io non ci sto". La deputata pdl Daniela Santanché difende Dario Franceschini nella bagarre scoppiata ieri. Il ministro per i Rapporti col parlamento è finito sotto il fuoco incrociato del leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo per aver chiesto agli amici di dare la preferenza a Michela Di Biase, candidata al Comune di Roma e, soprattutto, sua fidanzata.
"Caro, se voti a Roma posso proporti di dare la preferenza a Michela Di Biase, la mia compagna, che si candida in Consiglio comunale", recita il messaggio arrivato su centinaia di telefonini. Una richiesta che lo stesso ministro ha giustificato chiedendo maggiore rispetto da parte del comico genovese. "Ho usato il mio telefono privato", ha assicurato l'ex segretario del Pd dopo la bagarre scatenata ieri pomeriggio contro la 32enne democratica, impegnata nelle periferie dal 2006. Al fianco di Franceschini si è schierata la Santanché dicendosi basita e indignata per gli attacchi mossi dal guru pentastellato: "Che Franceschini debba essere additato alla pubblica gogna per avere fatto ciò che qualsiasi uomo che ama veramente dovrebbe fare nei confronti della sua donna è qualcosa che fa venire il voltastomaco. Io sto con Franceschini. Sono a lui solidale". Per la deputata del Pdl che Franceschini venga massacrato per avere mandato dei messaggi per sostenere la suaMichela Di Biase alle elezioni di Roma è "assurdo, incivile e indecente".
"Cosa avrebbe dovuto fare? - chiede la Santanché - l'amore è solidarietà, vicinanza, condivisione. Non è questo il mondo in cui voglio vivere. Mi sarei stupita da donna se il mio compagno si fosse comportato diversamente da Franceschini - conclude - mi congratulo con lui e gli auguro di non cambiare mai».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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