Non credo sia solo la dannazione di essere uno scrittore, né che io sia così sfigato da trovarle solo romantiche, già innamorate prima ancora di iniziare. Di certo l'ansia da prestazione sessuale è niente rispetto a quando lei ti chiede di scriverle una lettera d'amore. Non un sms, né un iMessage, né una mail, ma una lettera vera e propria. Scritta a mano, perché è «più calda», quindi nel caso mi toccherebbe buttarla giù con il Mac e poi ricopiarla. Magari pure con la stilografica, possibilmente una Mont Blanc. Scegliendo bene la carta e la busta, perché «hanno il loro significato», per cui occorre inventarsene almeno uno. Talvolta l'ho sentita anche in forma di recriminazione, tra moglie e marito: «Tu non mi hai mai scritto una lettera d'amore». Insomma, una lettera d'amore oggi, ai tempi degli emoticon? Ti ho mandato un maialino con un mazzo di rose, perfino animato, non ti basta? Ho scaricato anche gli scheletri innamorati, e i cactus che tirano i baci, e i tigrotti con gli occhi a cuore, tutto il repertorio di animaletti sentimentali messo gentilmente a disposizione da Zuckerberg pur di esprimerti il mio amore, e tu vuoi una lettera? D'altra parte, per quanto vada avanti la tecnologia, l'unica lettera che non puoi scrivere in email né in nessun'altra forma è proprio quella d'amore, non c'è niente da fare. Infatti si dice ancora «lettera d'amore», un'email d'amore suona male. Forse gli sms d'amore sì, avrebbero acquisito una certa dignità, ma poi se non fai il backup li perdi, e anche se fai il backup prima o poi li perdi perché finiscono nell'hard disk di dieci computer fa. E poi gli sms sono obsoleti, ormai c'è Whatsapp. Il problema, pur volendo, è cosa scriverci, nella lettera d'amore. Io cerco sempre di spiegarglielo, alla romantica incallita: cara mia, non ho tempo di scriverti una lettera d'amore perché ci scriviamo già troppo. Senza considerare le foto, e i video, e che ti accorgi sempre quando sono online, se non rispondo subito mi domandi «con chi stai chattando?». Non posso neppure risponderti cazzi miei altrimenti ti arrabbi e mi blocchi su Facebook per tre giorni. Inoltre non vedi quanti link di canzoni d'amore ti lascio sulla bacheca? Se tu volessi una lettera d'amore dovresti rinunciare a tutte queste attenzioni, perché una lettera d'amore ha bisogno di un certo isolamento, e di molta immaginazione. E anche, condizione indispensabile, di un decente lasso di tempo tra botta e risposta. Non si riesce a immaginare Le relazioni pericolose di Laclos scritte su Whatsapp, proprio per una questione di tempistica: mentre il visconte di Valmont scrive a Cécile Volanges, tra pensare, buttare giù la brutta, ricopiare in bella, imbustare, spedire e ricevere la risposta sono passate due settimane e ci sono un sacco di nuovi argomenti e pettegolezzi con cui condire una lettera d'amore. Mentre se ci siamo parlati su Skype cinque minuti fa, cosa vuoi che ti scriva? Inoltre nella lettera d'amore deve esserci tutto il pathos della distanza e un linguaggio sdilinquito, d'altri tempi. Ve lo immaginate Jacopo Ortis oggi? Gli ultimi messaggi su Whatsapp di Jacopo Ortis, con lui che scrive a Teresa «T'amai dunque, t'amo ancora di un amore che non si può concepire da me solo.
È poco prezzo, o mio angelo, la morte per chi ha potuto udir che tu l'ami, o sentirsi scorrere in tutta l'anima la voluttà di un tuo bacio, e piangere teco». Teresa gli risponderebbe «Ma sparati, imbecille, te e teco» e Jacopo si suiciderebbe già a pagina due.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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