da Roma
Adesso bisogna sperare che gli italiani siano stati molto «formiche» e poco «cicale». Perché dopo gli scherzi di benzina e diesel saliti alle stelle contestualmente alla loro partenza per le ferie, ad attenderli al ritorno troveranno un’altra «gradita» sorpresa: l’aumento delle tariffe di luce e gas. Si interrompe così la tregua dei rincari delle bollette, ferme dall’ultimo trimestre del 2006, con un aggravio che in autunno, secondo le previsioni di Nomisma Energia, dovrebbe aggirarsi sui 23 euro a famiglia.
Ma vediamo nel dettaglio. Per quanto riguarda l’elettricità, l’incremento dovrebbe essere di quasi il 2 per cento, passando dagli attuali 15,53 ai 15,83 centesimi di euro per chilowattora. Prendendo come campione una famiglia media che ne consuma mensilmente 225, con una potenza impegnata per 3 chilowatt, a fine anno saranno 8 gli euro in più spesi per pagare le bollette. Va decisamente peggio per il gas. Nei giorni scorsi il ministro per lo Sviluppo economico, Pierluigi Bersani, parlando delle accise di benzina e gasolio, ricordava (profeticamente) che «avendo i soldi» avrebbe tagliato «quelle sul gas domestico», dimostrando forse, di conoscere già quello che le stime di Nomisma adesso confermano. L’incremento atteso, spiega Davide Tabarelli, esperto tariffario, dovrebbe aggirarsi sull’1,7 per cento, ossia un aumento del costo per un metro cubo che dai 65,68 di oggi, arriverebbe a 66,79 centesimi. Che per la stessa famiglia tipo, per cui si ipotizzano consumi pari a 1.400 metri cubi di metano l’anno, comporterebbe un maggior esborso, sempre su base annua, intorno ai 15,6 euro. Totale 23, solo per due bollette. La conferma o la smentita di queste proiezioni, comunque, spetta all’Authority per l’energia, che entro la fine di settembre dovrà comunicare il periodico aggiornamento trimestrale delle tariffe per l’ultimo periodo dell’anno (cioè i mesi tra ottobre e dicembre 2007). Alla base delle previsioni, chiarisce Tabarelli, ci sono gli alti prezzi petroliferi che, dalla fine della scorsa primavera «si stanno mantenendo stabilmente sopra quota 70 dollari». Un fattore che «spinge in alto le tariffe dell’elettricità nonostante l’indebolimento della componente cambio che ha visto l’euro rafforzarsi sul dollaro», valuta quest’ultima di riferimento dell’interscambio petrolifero.
Ma le brutte notizie non finiscono qui. Oltre che su luce e gas, Adusbef e Federconsumatori lanciano l’allarme, e prevedono per l’autunno aumenti di 20 euro per acqua e i servizi bancari, di 35 per le assicurazioni auto e in media di 45 per l’acquisto dei libri scolastici. Con la conseguenza, secondo i leader delle associazioni, Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, di «mettere a rischio la competitività del Paese».
Nuvole all’orizzonte anche sul fronte alimentare per la pioggia di rincari che si stanno per abbattere sulle tavole degli italiani. I produttori di latte presentano il conto chiedendo un aumento medio dall'8 al 12%, mentre per la pasta si spenderà fino al 20-25 per cento in più. Impennata anche per il burro (+10%), la carne, i formaggi, il caffè e il pane.
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