Politica

Vattimo e l'apologia NoTav: "La violenza è dello Stato"

Il filosofo e eurodeputato Idv difende i violenti: "Appoggio anche le reazioni non legali". Le intimidazioni agli operai? "Balle dei giornalisti"

Vattimo e l'apologia NoTav: "La violenza è dello Stato"

Filosofo di lotta e di governo, Gianni Vattimo non perde occasione per difendere le posizioni dei No Tav. "La vera violenza è quella dello Stato che militarizza il territorio per realizzare un’opera inutile", il parlamentare europeo dell'Idv taglia con l'accetta e individua facilmente il colpevole. Che, come da tradizione sessantottina, non può che essere lo Stato. "I cattivi maestri degli anni Settanta teorizzavano la lotta armata - precisa a Repubblica -. Io mi limito a difendere i blocchi stradali". Un piccolo passo avanti. Poi continua con un'altra (necessaria) precisazione: "Io non sono un violento ma appoggio le reazioni anche non legali contro le scelte di un Parlamento non legittimo, se non formalmente". Le intimidazioni agli operai che lavorano nel cantiere? "Spesso sono leggende che vi inventate voi giornalisti o che si inventano quelli che le denunciano". Tutto finto, tutte balle.

Il filosofo ha una certezza: i buoni sono quelli con il volto coperto che lanciano sassic ontro operai e forze dell'ordine.

Commenti