“Voto anticipato? Io non scappo”. Poi Sala lancia una frecciatina a Conte e al Pd

Il sindaco di Milano si è detto disponibile a dare una mano al centrosinistra per trovare un nuovo candidato per Palazzo Marino

“Voto anticipato? Io non scappo”. Poi Sala lancia una frecciatina a Conte e al Pd
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Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha partecipato alla festa del Pd milanese e al momento del suo arrivo, in risposta ai cronisti che gli hanno chiesto se rimarrà fino alla fine del mandato e non pensa a dimettersi prima, ha risposto di non credere che "un’anticipazione non serva a nessuno ma nel caso io non sono certo uno che scappa". Al contrario, il vicepremier Matteo Salvini ha auspicato più volte che in città si vada ad un voto anticipato.

"Per come sono fatto io credo che sia un tema di senso del dovere. E poi che senso avrebbe? L'ho detto più volte che non so neanche a chi farebbe comodo. Il 2027 sarà un anno delicatissimo in cui faremo le politiche, le amministrative, chissà anche le regionali, tutto può essere. Ho visto oggi il mio amico Attilio Fontana bello tonico", ha aggiunto il sindaco di Milano. Sala ha poi aggiunto che "se mi chiederanno di dare una mano" a trovare il candidato sindaco del centrosinistra alle prossime elezioni comunali "la darò più che volentieri e ci mancherebbe altro, di questo ne sono assolutamente sicuro".

E se non succederà, ha aggiunto il sindaco, "non per cattiveria ma per problemi di equilibri e di coalizione, comunque seguirò con estremo interesse. L'ho detto con molta serietà e non in modo provocatorio, è chiaro che uno che fa il sindaco vorrebbe sapere che la città rimane in buone mani, quindi da questo punto di vista è importante che ci sia un candidato o una candidata forte del centrosinistra, che spero vinca".

In merito al fatto che il prossimo candidato sindaco potrà essere scelto con il metodo delle primarie o meno Sala ha aggiunto che "è difficile dirlo, dipende da chi saranno quelli interessati ad una partita delicata". Quindi, ha lanciato una frecciatina: "Qualcuno mi spiega perché Giuseppe Conte davanti ad un'indagine che mi coinvolge chiede le mie dimissioni? Io qui chiamo il Pd al suo orgoglio perché una famiglia cerca di stare insieme nei momenti difficili, non è che si dà le botte a vicenda"

In merito all'inchiesta che lo coinvolge, il sindaco si è detto amareggiato: "Il momento non è semplice, stanco sono

stanco e anche un pò amareggiato ma non ho perso un grammo della motivazione che ho. Quando passi questi momenti devi vedere i lati positivi e uno è il tanto affetto che ho sentito, quindi grazie".

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