Intesa con Edf, Enel nel nucleare francese

da Milano

Eni lancerà un’Opa amichevole da 2,426 miliardi di euro (totalmente per cassa) sull’inglese Burren, una società petrolifera che dispone di giacimenti di greggio in Congo gestiti in comune con l’Eni, e di gas in Turkmenistan, oltre a presenze in Egitto, Yemen e India. Immediata la reazione di Piazza Affari: il titolo del gruppo petrolifero italiano ha guadagnato l’1,25% a quota 24,37 euro per azione, dopo aver toccato un massimo di 24,43 euro. Sostenuti gli scambi: sono passati di mano 20,3 milioni di pezzi, per un controvalore di circa 500 milioni di euro.
L’offerta è per il 100% del capitale ed è di 1,230 pence per azione, in rialzo rispetto a 1,2 pence dell’ultima offerta, che era stata rifiutata dal management della società. Eni ha ricevuto l’impegno irrevocabile di accettare l’offerta da parte di tutti gli appartenenti al cda di Burren per una quantità di azioni pari al 20,98% del capitale. L’advisor di Burren è stata Ubs, Rothschild quello dell’Eni. L’Opa rappresenta un premio del 33,4% rispetto al prezzo dell’8 ottobre scorso, quando era iniziato il periodo di offerta, e del 50,6% rispetto alla media dei prezzi di chiusura dei tre mesi precedenti. Secondo un analista, tuttavia, si tratta di una cifra equa («un buon deal» è stato il commento), tenendo presente che in questo modo l’Eni rafforza le proprie riserve petrolifere. E per Dresdner Kleinworth l’accordo rende molto difficile una scalata da parte di altri gruppi concorrenti.
Per il gruppo italiano si tratta di un nuovo gradino nella strategia dei piccoli passi: «Burren di per sé non è una grossa acquisizione - ha commentato un esperto del settore - ma è importante perchè apre alla società guidata da Paolo Scaroni un Paese come il Turkmenistan in cui non era ancora presente e che dispone di vaste riserve di idrocarburi. Tra l’altro il Turkmenistan si affaccia nell’area del Caspio dove Eni è già presente nei giacimenti di Karachaganak e di Kashagan». Il Turkmenistan ha raggiunto recentemente un accordo con la russa Gazprom per un aumento del prezzo pagato per il gas: in questo modo anche i giacimenti Burren-Eni vengono maggiormente valorizzati.

È la più importante acquisizione nel settore fatta in Gran Bretagna negli ultimi anni.
Anche il Congo dispone di importanti giacimenti e di buone prospettive di sviluppo. Si tratta di risorse difficili da sfruttare, per le quali l’Eni ha sviluppato nuove tecnologie.

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