Intesa, tra le fondazioni di Milano e Torino spunta il mini patto

È supportata da un mini-patto parasociale tra Fondazione Cariplo e Compagnia di San Paolo la lista «tandem» presentata dai due enti per la nomina del nuovo consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo e comunicata l’1 aprile scorso. Lo ha sottolineato l’agenzia Apcom dalla pubblicazione dell’estratto del patto stesso. Prove di patto? In realtà si tratta di un patto parasociale molto snello e finalizzato esclusivamente alla nomina dei componenti del consiglio di sorveglianza della Ca’ de Sass, all’ordine del giorno dell’assemblea del 30 aprile. Nell’estratto si puntualizza che le parti - Compagnia di San Paolo (che ha il 9,88%) e Cariplo (4,68%) - «intendono presentare una lista comune per la elezione del consiglio di sorveglianza della banca». Le intese sono le seguenti: le parti «concordano di definire in 19 il numero dei componenti del consiglio di sorveglianza» e di «votare con tutte le azioni da esse possedute la lista da loro congiuntamente presentata» per l’elezione del cds per il triennio 2010-2012. Segue poi l’elenco dei sedici candidati della lista comune, capitanata da Giovanni Bazoli, già comunicato nei giorni scorsi. Quanto alla durata del patto, le parti puntualizzano che «scadrà automaticamente e diverrà quindi inefficace con l’elezione del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo per il triennio 2010/2012». In pratica, al termine dell’assemblea. La presentazione di liste comuni tra più azionisti per la nomina di organi societari non presuppone necessariamente l’obbligo di stipulare un patto parasociale. La scelta delle due Fondazioni può quindi essere letta come un’operazione di trasparenza e anche come una forma di tutela preventiva. Può servire a prevenire eventuali obiezioni da parte di azionisti di minoranza che potrebbero sostenere come la lista comune possa configurare un patto sottostante e quindi mettere in atto operazioni che potrebbero inficiare la lista stessa.
In seguito alla fusione tra Banca Intesa e Sanpaolo Imi, operativa dal gennaio 2007, per diverso tempo si era parlato della possibile costituzione di un patto parasociale almeno di consultazione tra le quattro Fondazioni allora maggiori azioniste della banca (comprese Cariparo e Carisbo). L’ipotesi alla fine era stata poi accantonata.

Da allora le Fondazioni hanno sempre ribadito che non c’è alcun patto tra loro né alcuna intenzione di farne. Ieri il consiglio di sorveglianza di Intesa ha approvato incentivazioni in denaro per circa 200 manager collegate al prossimo piano industriale.

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