Istat, sempre più alcol tra i giovani fino a 15 anni Sono più di otto milioni
5 Aprile 2011 - 13:31Rapporto Istat su "L'uso e l'abuso di alcol in Italia" riferito al 2010. Aumenta il consumo giovanile e quello fuori dai pasti sebbene diminuisca la percentuale di bevitori giornalieri. Dal punto di vista della salute però rischiano di più gli over65
Cresce il consumo di alcol nei giovani ma sono i consumatori più anziani quelli a rischio abuso. Vinitaly apre i battenti a Verona e l’Istat pubblica una ricerca - con riferimento al 2010 - sull’uso e l’abuso di alcol tra gli italiani. Nel 2010 la quota di popolazione di 11 anni e più che ha consumato almeno una bevanda alcolica durante l’anno è pari al 65,7 per cento, in diminuzione rispetto al 2009 (68,5 per cento); il 26,3 per cento della popolazione (14 milioni 126 mila persone) beve alcolici quotidianamente, mentre il 38,4 per cento ha consumato alcol almeno una volta fuori dai pasti.
Giovani e genitori Nel complesso i comportamenti a rischio nel consumo di alcol (consumo giornaliero non moderato), binge drinking (sei o più bicchieri di bevande alcoliche in un’unica occasione) e consumo di alcol da parte dei ragazzi di 11-15 anni riguardano 8 milioni e 624 mila persone, il 16,1% della popolazione di 11 anni e più. Emerge inoltre che l’abitudine al consumo non moderato di bevande alcoliche da parte dei genitori potrebbe influenzare il comportamento dei figli. Infatti, è potenzialmente a rischio il 19,7% dei ragazzi di 11-17 anni che vivono in famiglie dove almeno un genitore adotta comportamenti a rischio nel consumo di bevande alcoliche, mentre tale quota scende al 14,4% tra i giovani che vivono con genitori che non bevono o che bevono in maniera moderata.
Anziani più a rischio La popolazione più a rischio di consumo non moderato di alcol è quella anziana: si tratta di 2 milioni e 915 mila persone di 65 anni e pi— (il 43,5% dei maschi e il 10,6% delle femmine): bevono quotidianamente eccedendo le raccomandazioni, spesso mantenendo comportamenti acquisiti nel corso della vita, non consapevoli degli aumentati rischi per la salute dovuti all’ avanzare dell’età. È comunque diminuita, in 10 anni (2000-2010), la percentuale degli over 65 che bevono tutti i giorni (dal 39,4% al 37,8%) e quella di chi beve almeno una volta all’anno (dal 62,1% al 61,1%), mentre è aumentata quella dei bevitori occasionali (dal 22,7% al 23,3%) ed è rimasta sostanzialmente stabile quella degli anziani che bevono fuori dai pasti (dal 12,7% al 12,4%).
Al nord Secondo le rilevazioni, a livello territoriale il consumo di alcolici è più diffuso nel Centro-nord, soprattutto nel Nord-est, in particolare tra i maschi. In modo analogo si distribuiscono i consumatori giornalieri, con una quota nel Nord-est del 28,6%. Considerando l'ampiezza demografica dei comuni, sia la quote di consumatori nell'anno, sia quella dei consumatori giornalieri sono più alte nei piccoli comuni fino a 2 mila abitanti. La quota maggiore di consumatori fuori pasto è del 57,8% per gli uomini residenti nel Nord-est, con picchi di circa il 70% in Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia.
Per le donne, la maggiore diffusione si ha sempre nel Nord-est (33,4%), con un picco del 46,7% in Trentino-Alto Adige.
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