Le istituzioni non rappresentano più i veri sentimenti dei cittadini

Le istituzioni non rappresentano più i veri sentimenti dei cittadini

«È una malattia grave: si chiama indifferenza. Ma c’è di peggio. Ci sono gli insulti e la freddezza. Perché le cose sono cambiate così? Cosa stiamo diventando? Perché a Genova?»
Così finisce l’editoriale del capo redattore Massimiliano Lussana dal titolo: «Questa città che fa sempre la guerra ai soldati».
Caro Massimiliano, grazie per avere aperto questo dibattito e grazie per aver voluto coinvolgere i cittadini su un problema, che ti garantisco è sentito e partecipato. Mi sono occupato della questione sia dalle pagine del social network Facebook che dalle pagine del mio blog personale. E devo confessarti che, la situazione da te descritta non corrisponde al sentire della popolazione genovese. Indifferenza, freddezza non sono minimamente i sentimenti che animano i cittadini di Genova. Anzi, dal mio piccolissimo punto di osservazione, ti posso garantire dati alla mano che i genovesi si dichiarano indignati, partecipanti, solidali con i militari, censori del comportamento di istituzioni e no global. I dati in mio possesso lo confermano ampiamente: 1000 accessi in due giorni al blog sull’articolo «Kabul meno sei. Genova vergogna» (media giornaliera 40 accessi) più di 100 commenti sul mio profilo in Facebook.
Siamo andati persino a manifestare il nostro sdegno sul blog «Afghanistan, perché non discuterne? – Claudio Burlando - Costruisci con me la lista per le Regionali». Posso garantire che lo sdegno, la rabbia, il senso di impotenza, la voglia di rivalsa, la voglia di giustizia sono comuni ai cittadini genovesi siano essi di centro, di sinistra e/o di destra, su questo argomento. Malgrado ciò ritengo pertinenti le tue tre domande: ma non rivolgendole al popolo genovese ma rivolgendole alle istituzioni di Genova. Al rettore dell’Università, al governatore Claudio Burlando, al presidente della Provincia di Genova Alessandro Repetto e a tutti gli intellettuali di sinistra sempre pronti a intervenire quando si parla di G8 e altro (tipo Don Gallo ecc. ecc.). Forse se ti rispondessero loro troveresti indirettamente soddisfazione alla tua curiosità.

Ho lasciato fuori la sindaco Vincenzi che in questo caso si è dimostrata tempestiva e sincera sulla memoria dei nostri militari uccisi a Kabul, ma che ben altri danni sta arrecando alla nostra amata Genova. Aggiungerei una domanda: Ma non vi rendete conto che, con il vostro perbenismo a fasi alterne, state annientando la nostra Genova?

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