Claudia Passa
Ancora poche ore, e la magistratura contabile deciderà se Roma avrà o meno la sua terza linea metropolitana su ferro. È atteso per domani il pronunciamento della VI sezione del Consiglio di Stato sul ricorso delle associazioni ambientaliste Italia Nostra e Cesia contro lordinanza del Tar dello scorso 25 maggio. La quale, rispetto ai dubbi sollevati dalle stesse associazioni sullimpatto ambientale dellinfrastruttura, aveva fatto valere il «preminente interesse nazionale alla sollecita realizzazione dellopera». Ogni riserva sul destino della metro C è dunque a un passo dallessere sciolta. In un senso o nellaltro, anche se i legali della Regione Lazio, Ennio Magrì e Salvatore Sevi Scafetta, si dicono «fiduciosi» che il pronunciamento del Consiglio di Stato confermi il via libera del Tar, che aveva respinto al mittente la richiesta di sospendere il bando di gara.
La travagliata vicenda che ruota attorno allimpatto ambientale della linea sotterranea ha inizio nel maggio 2003, quando il Giornale pubblica le mappe riservate messe a punto dal Comune di Roma e consegnate allufficio competente della Regione Lazio per le valutazioni del caso da (...)
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