Cultura e Spettacoli

Jeanne Moreau vaga a Parigi sulle note tristi di Miles Davis

Cinquant’anni fa Louis Malle, rampollo di una facoltosa famiglia d’industriali francesi, esordiva come regista cinematografico col lungometraggio Ascenseur pour l'échafaud (Ascensore per il patibolo). Oggi possiamo ricordare quel debutto come un evento epocale. Per tante ragioni: dava avvio alla fertile stagione della nouvelle vague (Truffaut, Godard, ecc.); prospettava in modo del tutto originale presenze e performance di personaggi d’innato carisma quali la giovane Jeanne Moreau (la fedifraga moglie Florence), del geniale «bianconero» del direttore della fotografia Henri Decaë (anch’egli anticipatore della nouvelle vague) e, soprattutto, l’intervento musicale «in diretta» della tromba di Miles Davis, qui assurto a modulo narrativo d’una vicenda drammatica - il tentativo di due amanti di mettere in atto un delitto per sublimare una passione proibita - tramutatasi in un maledetto imbroglio. Memorabile, tra i pregi d’un film pressoché perfetto, la lunga passeggiata per Parigi di Jeanne Moreau che la stessa attrice ripeterà in La notte di Antonioni. Prezioso è poi l’«extra» ove il pianista René Urtreger rievoca la sua collaborazione con Miles Davis.



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