Roma

Il «Jet lag» di Siciliano tra il Tevere e Brooklyn

Al Chiostro del Bramante una personale del giovane artista romano che vive a New York: architetture urbane formato extra large

Il «Jet lag» di Siciliano tra il Tevere e Brooklyn

Laura Gigliotti

La prima cosa che colpisce della pittura luminosa e architettonica di Bernardo Siciliano è il formato extra large. Di dimensioni inconsuete, anche 2 metri per 3, le sue opere esposte fino al 15 luglio al Chiostro del Bramante nella mostra intitolata «Jet-lag» (catalogo Electa), raccontano Roma - la città in cui è nato - e New York - quella dove vive da dieci anni. Vedute, paesaggi in cui a dominare la scena sono le architetture urbane e l’acqua sempre presente, dal colore iridescente, azzurro-verde, ruggine, sia quando si vede e invade buona parte della tela come nelle immagini di New York, sia quando è nascosta dai ponti del Tevere.
Immagini viste dall’alto quelle americane, a volo d’uccello come facevano i cartografi d’altri tempi, quasi per impossessarsi di un ambiente che non si conosce e che si percepisce senza confini. Ma non quelle da cartolina di Manhattan, piuttosto vecchi palazzi, fabbriche abbandonate, ponti della ferrovia, banchine del porto, grandi arterie anonime. E immagini dal basso, viste al livello di chi passa, quelle romane in cui non c’è una realtà di cui appropriarsi, essendo la città parte del vissuto dell’artista da sempre. Immagini che spesso differiscono per particolari minimi, come se la macchina da presa si spostasse di qualche metro per inquadrare il centro della strada piuttosto che l’angolo del ponte sul Lungotevere, mentre i motorini come fantasmi sfrecciano veloci e l'ombra dei semafori si stampa sull'asfalto di un incredibile azzurro acqua.
Pittura dai colori accesi, intrisa di luce ed essenziale, che rivela a una visione ravvicinata, il lungo lavorio dell'artista, preceduto da disegni e bozzetti, che gratta via il colore dopo averlo passato e ripassato sulla tela più volte. Colori secchi, che il pittore stende utilizzando fogli di giornale al posto della tavolozza.
Nato a Roma nel '69 in una famiglia dove la cultura e la pittura sono di casa (il padre è lo scrittore Enzo Siciliano), Bernardo è un autodidatta che inizia a dipingere, dopo aver studiato per alcuni anni pianoforte, quello che vede dalla finestra della sua casa di Roma e durante le vacanze a Todi. Una decina di anni fa il gran balzo verso New York con il proposito di rimanerci solo qualche mese e di non dipingere la città. Ma le intenzioni sono una cosa, la realtà è un’altra.
Chiostro del Bramante, via della Pace, tel. 06-68809035. Orario: tutti i giorni dalle 10 alle 20, il venerdì 10-24, chiuso il lunedì.

Fino al 15 luglio.

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