Abbonati a ilGiornale PDF Premium
potrai consultarlo su PC e su iPad:
25 euro per il mensile
120 euro per il semestrale
175 euro per l'annuale
Kabul, la Farnesina ha un problema scottante: lex «fonte» vuol darsi fuoco
Ore difficili alla Farnesina: il ministero degli Esteri è alle prese con una «grana», banale ma spinosa, che ha per teatro Kabul e la nostra rappresentanza diplomatica. Lambasciata italiana in Afghanistan rischia infatti di dover fare i conti con il gesto sconsiderato di un cittadino afghano, che minaccia di darsi fuoco davanti allingresso. Motivo della provocazione: luomo sostiene di avere lavorato a lungo come «fonte» per i nostri servizi segreti nel Paese e di essere stato cancellato bruscamente e senza motivo dalla lista dei pagamenti. Morale della favola, il confidente non vede più un quattrino da circa un anno. E poiché dalla «paghetta» che gli passavano i nostri 007 dipendeva la sopravvivenza sua e della sua famiglia, luomo ha fatto sapere che intende immolarsi per protesta.
Il caso, che sarebbe già di per sé complicato, è reso ancora più delicato dalle recenti polemiche tra lItalia e la stampa britannica sui presunti pagamenti effettuati a esponenti talebani in Afghanistan per garantire la tranquillità delle nostre truppe. Luomo che vuole incendiarsi non è un talebano, però è comprensibile che in questo momento al ministero degli Esteri faccia comunque poco piacere ammettere di avere distribuito denaro nello scenario afghano. E così sulla risposta da dare alle minacce dellaspirante suicida alla Farnesina si stanno scervellando da giorni.
La lettera in cui luomo, firmandosi con nome e cognome, annuncia il suo proposito è stata recapitata sul tavolo di Claudio Glaentzer, nostro ambasciatore nella capitale afgana. Glaentzer ha contattato Roma, dove gli uomini dellAise pare gli abbiano confermato che lautore della lettera era a suo tempo stato reclutato come informatore. E la conferma ha reso vieppiù difficile gestire la crisi: anche se per il disperato non dovrebbe essere facile raggiungere il blindatissimo ingresso della nostra ambasciata in Great Massoud road.
Il caso, che sarebbe già di per sé complicato, è reso ancora più delicato dalle recenti polemiche tra lItalia e la stampa britannica sui presunti pagamenti effettuati a esponenti talebani in Afghanistan per garantire la tranquillità delle nostre truppe. Luomo che vuole incendiarsi non è un talebano, però è comprensibile che in questo momento al ministero degli Esteri faccia comunque poco piacere ammettere di avere distribuito denaro nello scenario afghano. E così sulla risposta da dare alle minacce dellaspirante suicida alla Farnesina si stanno scervellando da giorni.
La lettera in cui luomo, firmandosi con nome e cognome, annuncia il suo proposito è stata recapitata sul tavolo di Claudio Glaentzer, nostro ambasciatore nella capitale afgana. Glaentzer ha contattato Roma, dove gli uomini dellAise pare gli abbiano confermato che lautore della lettera era a suo tempo stato reclutato come informatore. E la conferma ha reso vieppiù difficile gestire la crisi: anche se per il disperato non dovrebbe essere facile raggiungere il blindatissimo ingresso della nostra ambasciata in Great Massoud road.
I commenti saranno accettati:
Qui le norme di comportamento per esteso.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Qui le norme di comportamento per esteso.
Condividi:
Commenti: