LondraSe nè andata per sempre Kate Chilver, uccisa da una forma di anoressia gravissima che lha perseguitata per metà della sua breve ed infelice vita. La donna era orginaria di Ealing, nella zona ovest di Londra e quando si è spenta, nellospedale londinese Chelsea and Westminster, pesava soltanto 29 chili. Aveva trentun anni e ormai non cera alcuna speranza che potesse sopravvivere. Il suo corpo non rispondeva più a nessuna cura e solitamente il suo indice di massa corporea raggiungeva a malapena quota dodici, quando una persona normale avrebbe dovuto attestarsi tra il 20 e il 25. Più volte era sceso perfino a nove. Il suo povero cuore era grande la metà di quello di una donna sana. I medici che lhanno avuta in cura per anni alla Vincent Square Clinic hanno dichiarato di non aver mai visto un caso di anoressia nervosa più grave del suo. Lunica foto del suo viso pubblicata dai giornali britannici è terribile e impietosa. Kate era ridotta a un mucchietto di ossa. Ha cessato di vivere perché i tessuti di stomaco e intestino erano ormai colpiti da una necrosi provocata dallo scarso flusso sanguigno. Le arterie erano quasi completamente chiuse per mancanza di grasso intra-addominale. La vita di Kate è trascorsa in gran parte nei reparti degli ospedali specializzati perché la Chilver ha lottato contro lanoressia per ben sedici anni. I primi sintomi avevano cominciato a manifestarsi alletà di dodici anni, quando Kate era ancora una bimba. Cerano voluti tre anni prima che ammettesse di avere un problema con il cibo. Come tutti coloro abituati a convivere con questa patologia tendeva a nasconderla e a minimizzarla e forse allinizio era troppo giovane per comprendere la gravità della situazione. Mangiava il minimo necessario, si provocava il vomito, esagerava con lesercizio fisico per non aumentare neppure di un milligrammo. A quindici anni inizia le prime cure, ma tutto si rivela inutile, perfino lalimentazione con una sonda nasogastrica. Kate entra ed esce dagli ospedali, la madre sempre accanto, ma non migliora. Non appena i medici la dimettono, smette di mangiare e il suo indice di massa corporea scende pericolosamente. Quando rientra in ospedale le sue condizioni sono pietose. Per salvarla gli esperti tentano ogni tipo di cura, ma Kate non risponde.
Per quanto è possibile la madre tenta di farle fare una vita normale portandola fuori ogni giorno. Lestate scorsa però Kate aveva avvertito dei fortissimi dolori addominali ed era stata ricoverata nuovamente in ospedale il 10 luglio. Non sarebbe mai più uscita dal reparto di cura intensiva.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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