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Klitschko padrone dei massimi vince anche con la mano rotta

Colonia. Sei round, ma potevano essere molti meno se Vladimir Klitschko non si fosse rotto la mano sinistra al primo. L’ucraino, fratello di Vitaly che pugilisticamente vale molto di più, ha conservato il mondiale Ibf dei pesi massimi con un monologo a una mano sola, proprio usando il jab del sinistro rovinato. Tanto gli è bastato per tenere a bada un agnellino che in realtà si teneva a bada da sé: Lemon Brewster, 34enne non proprio d’assalto, tornato in attività 15 mesi dopo aver perso il titolo WBO contro Serguei Lyakhovich, non ha fatto assolutamente niente, tenendo bassa la guardia, in modo da offrire un facile bersaglio.
Il tutto tradotto nell’abbandono del match tra la 6ª e la 7ª ripresa. Tra le proteste del pubblico, che ha assistito sbigottito ad uno spettacolo indecente.

Buon per Klitschko che ha colto la 49ª vittoria in 52 match e si è preso la rivincita su Brewster, uno dei suoi tre vincitori. Ora starà fermo un mese. Invece, in Sud Africa, è tornato sul ring Francois Botha, 38 anni, detto «White Buffalo», ex avversario di Tyson e Lennox Lewis. Ha battuto l’australiano Bob Mirovic ai punti.

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