da Trento
A Torino ci sarà, ma non come atleta. Seguirà i Giochi soltanto come uomo immagine dell'Associazione Medici senza Frontiere. È infatti sfumato il sogno di Kwame Nkrumah-Acheampong di rappresentare per la prima volta il Ghana in una competizione olimpica di sci alpino.
L'atleta di colore si è allenato per settimane sulle nevi trentine di Pampeago, letteralmente adottato dalla comunità della Val di Fiemme, ma nell'ultima gara disputata a Castelrotto, decisiva per poter raggiungere la soglia dei 140 punti Fis (limite imposto per la partecipazione olimpica) è caduto e ha dovuto cancellare il sogno di gareggiare a Torino 2006, se pur nel più tradizionale spirito decoubertiano.
Il suo punteggio è rimasto a 216 punti, 76 in più rispetto a quanto richiesto per ottenere il passaporto per i Giochi. Adesso ha deciso di puntare ai Campionati del Mondo in programma ad Are, in Svezia, nel febbraio 2007. Kwame ha 30 anni e scia da meno di quattro anni.
Ha visto la neve vera per la prima volta solo un anno fa e negli ultimi mesi si allenato a lungo sulle piste del Trentino per migliorare uno stile di sciata inizialmente apparso piuttosto approssimativo. Nato a Glasgow e residente a Mylton Keynesin, una cittadina poco fuori Londra, Kwame aveva ottenuto dalla Federazione sciistica internazionale il permesso di gareggiare per i colori del Ghana, per essere l'unico atleta del suo Paese a partecipare alle Olimpiadi sulla neve. Subito dopo la sua nascita, la famiglia decise di fare ritorno in Africa, ma Kwame, completati gli studi, volò di nuovo in Gran Bretagna e venne assunto da Xscape, un impianto sportivo a nord della capitale britannica dove si scia sulla neve artificiale.
Un giorno Kwame decise di provare e scoppiò la passione. A Natale 2004 la prima avventura sulla neve vera, in Francia e il sogno di partecipare alle Olimpiadi gareggiando nel circuito satellite nei Paesi più disparati, dall'Iran all'Argentina. «È dura quando sei all'estero, da solo, e ti devi allenare senza che nessuno ti spieghi dove stai sbagliando. Tutto quello che sapevo sullo sci lo avevo imparato guardando i film di James Bond», ha raccontato all'inizio della sua avventura. In Val di Fiemme è stato seguito da Marco Pastore, ex discesista di livello nazionale ed ora tra i protagonisti del carving, la nuova disciplina dello sci alpino. Ad aiutarlo nei primi passi era stato David Jacobs, ex allenatore della nazionale britannica.
Kwame senza Olimpiadi «Meglio, odio il freddo»
Lo sciatore ghanese non raggiunge il punteggio minimo. «Avevo imparato a sciare guardando i film di James Bond. Ma ho trovato uno sponsor
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