Ora i genovesi aspettano con ansia la prossima proclamazione di allerta meteo per il rischio di nevicate. La prendono quasi come un portafortuna. Anzi, iniziano a preoccuparsi se non vengono un po terrorizzati. Ieri a mezzogiorno, ad esempio, mentre scadeva ovviamente senza un solo fiocco avvistato, la nuova allerta per la neve, qualcuno si è chiesto con insistenza perché il Comune non avesse ancora invitato a tenere le scuole chiuse anche oggi o comunque perché non consigliasse di restare a casa anziché uscire «a comprare la focaccia». Per i più pessimisti comunque i timori sono rientrati quasi subito, visto che una nuova allerta è stata già diramata. Per oggi infatti non si temono più abbondanti nevicate ma possibili gelate, i cui rischi non sono certo da sottovalutare.
Intanto, a proposito di maltempo, come preannunciato dal ministro Claudio Scajola, il governo ha autorizzato lo stato demergenza per le regioni Emilia Romagna, Toscana e Liguria. La decisione per consentire alla protezione civile di fare fronte agli eventi atmosferici eccezionali che hanno colpito nei giorni scorsi queste regioni. Il consiglio dei ministri ha così dato immediatamente una risposta concreta alle richieste di aiuto in arrivo dalla Liguria. E lo ha fatto mentre il Partito Democratico a Imperia stava ancora facendo propaganda. Annunciando la decisione della regione di estendere alle aziende colpite dalle mareggiate la possibilità di mettere in cassa integrazione i proprio dipendenti, gli esponenti del Pd rilanciavano il contenuto dellinterrogazione parlamentare dagli onorevoli Mario Tullo, Andrea Orlando, Sabina Rossa e Massimo Zunino.
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