L’APPELLO DI MUROLO (AN)

L’APPELLO DI MUROLO (AN)

La «Nuova stagione» è sbocciata davvero, a fine maggio, con le elezioni amministrative. «Ma sgombriamo subito il campo dagli equivoci - dichiara il consigliere comunale di An Giuseppe Murolo -: qui non si tratta della Nuova stagione portata avanti, malissimo, da Marta Vincenzi. La vera svolta è quella interpretata dal centrodestra che ha ottenuto un grande risultato elettorale sfiorando la vittoria assoluta». È questa, dunque, la vera «Nuova stagione», caratterizzata da una nuova voglia di combattere «che sta motivando fortemente i consiglieri comunali d’opposizione nella Sala rossa di Tursi». Detto questo, però, è necessario, a giudizio di Murolo, guardare con chiarezza alla situazione dal punto di vista dell’organizzazione delle forze di minoranza in consiglio, in modo da condurre un’opposizione coerente e, soprattutto, efficace: «In questo momento - riconosce l’esponente di Alleanza nazionale - devo confermare che manca un perfetto coordinamento fra i consiglieri comunali del centrodestra. Ma forse, più che di un vero e proprio leader, si sente la mancanza di una sorta di allenatore in campo. Mi spiego: manca la figura di chi decide all’istante (per restare nell’ambito del paragone calcistico) un cambio o un arretramento delle ali».
In consiglio, ora, succede che «non tutto si possa pianificare con un incontro ante-aula». Il problema, insiste Murolo, è, tanto per dire, chi debba decidere sull’opportunità di fare ostruzionismo su una determinata pratica, oppure sull’abbandono in massa dei lavori dell’assemblea. «Il giorno che verranno messi da parte piccoli egoismi ed egocentrismi - sottolinea il consigliere votatissimo di An - potremmo effettivamente dare grandi soddisfazioni a tutti i genovesi che hanno creduto nello spirito del 26 maggio. Perché, sia chiaro, il 26 maggio è sbocciata davvero nella politica genovese la Nuova stagione della Casa delle libertà». Tutto ciò impone comportamenti conseguenti, per non disperdere il patrimonio di consenso attribuito al centrodestra dagli elettori: «Sarà conseguenza della sconfitta per un pugno di voti che spinge alla riscossa o la consapevolezza di aver messo insieme un gruppo politico apprezzato da strati sempre più ampi di cittadini che ci ritengono finalmente una classe dirigente credibile e alternativa al centrosinistra; saranno anche le vicende della politica nazionale che si riflettono in periferia, o tutte queste cose insieme. Fatto sta - conclude Murolo - che non ho mai visto una squadra di consiglieri così forte e decisa.

Anche se manca l’allenatore, e tale ruolo può essere interpretato solo da Enrico Musso, sia per la sua equidistanza dai partiti, sia per le ottime capacità politiche già ampiamente dimostrate. Chi non è d’accordo dovrebbe avere il coraggio di esprimersi, e di assumersi le relative responsabilità, di fronte al Popolo della casa delle libertà e allo spirito del 26 maggio».

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