(...) «La striscia continua e il cartello stradale sono chiari, la multa dal punto di vista legale è ineccepibile - racconta il genitore di Verona-. Quello che trovo meno giusto è che ci sia un vigile appostato davanti allingresso per annotare i numeri di targa di chi sgarra. Chi entra al Gaslini ha problemi abbastanza seri e spesso arriva da lontano. Fare ricorso contro la contravvenzione per dimostrare che linfrazione è stata compiuta per unurgenza è costoso e richiede tempo. Per questo alla fine paghiamo le multe, anche se non ci sembra giusto».
Giusto sarebbe invece pretendere una viabilità migliore. «Fino a qualche tempo fa anche chi arrivava dal centro di Genova poteva entrare al Gaslini girando a sinistra - prosegue lautomobilista-. Un semaforo regolava la svolta e non cerano problemi». Per far scorrere più velocemente i bus, si è deciso poi di vietare la svolta. «Il problema è che si vogliono lasciare auto e moto posteggiate sul margine destro della strada - aggiunge il signore - Se le togliessero, gli autobus potrebbero superare facilmente lincrocio anche se ci sono auto in colonna che devono svoltare a sinistra».
Per entrare in ospedale correttamente, bisogna invece superare lincrocio. A quel punto un cartello indica come invertire la marcia e raggiungere l'entrata. «Ma il cartello è messo dopo lincrocio, chi ci arriva, specie se è non pratico della zona, non lo immagina - prosegue il signore - Senza contare il fatto che quando cè unurgenza, la persona con il bambino malato in auto non può mettersi a girare la zona per trovare il percorso corretto».
Così si svolta a sinistra, anche se non è consentito. E se in quel momento cè il vigile, la multa scatta inesorabile. «Io ne ho prese due, ad aprile e maggio - racconta l'automobilista di Verona-. Mia figlia è invalida e ho un contrassegno sullauto che lo dichiara. Dovevo correre al Gaslini perché le sue condizioni erano peggiorate allimprovviso e non potevo perdere tempo per seguire le indicazioni. In entrambi i casi cera il vigile allingresso e ha annotato la targa della mia auto. Ho cercato di spiegargli la situazione, ma non ha cambiato idea. Lo ripeto, la contravvenzione è giusta a rigor di segnaletica. Mi chiedo solo perché ci si accanisca con chi entra in un ospedale».
Un pensiero condiviso da molti. «Ho conosciuto un signore di Bari e un altro della Sardegna ai quali era capitata la stessa cosa: presa la multa per la svolta a sinistra, lhanno pagata perché non avevano i soldi e la forza di fare ricorso - conclude il genitore di Verona-.
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