«I borghi dellentroterra, gli ulivi, i frantoi, le terrazze si fanno attori protagonisti; lolio diventa logos, parola, cultura che sassapora, che traduce un sapere di generazioni. I porti, le spiagge, le cave, le architetture romane e medievali, le grotte e gli scavi archeologici diventano scenografie»: così il regista Sergio Maifredi spiega, in sintesi, le ragioni e gli obiettivi del progetto «I frantoi dellarte», da lui stesso ideato e curato in collaborazione con Margherita Rubino. Proprio negli antichi frantoi, i luoghi dove da millenni la cultura e larte dellolio vengono raccontate, saranno ospitati i protagonisti della cultura di oggi. È così che Teatri Possibili Liguria e Teatro Garage danno vita a «Teatri del ponente ligure», un progetto per una Riviera europea della cultura, nuovo modo per raccontare il territorio. In programma quattro appuntamenti allinterno degli antichi frantoi «per una spremitura di idee antiche e nuove». Scrittori, poeti, filosofi, archeologi, politici, giornalisti incontrano il pubblico alla riscoperta degli antichi frantoi. «Il compito dato allospite e al pubblico - spiega Maifredi - è quello di portare unidea e di spremerla, realizzando la metafora richiesta dal frantoio.
Il rapporto familiare, conviviale ed esclusivo tra relatore e pubblico è un elemento base per la riuscita di questo percorso: in ogni incontro - conclude il regista - è prevista una degustazione di oli, per non dimenticare il sapore della nostra cultura». In questo modo, I Frantoi dellarte ambisce a mettere a confronto e far dialogare con un gioco di parole la cultura del territorio (lulivo) con quella del territorio della cultura (il Mediterraneo).Larte va in scena negli antichi frantoi
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