Il genere noir tende ormai a sfaccettarsi in una serie di tonalità intermedie, come nuances di grigio. Una di queste percorre i territori delle nostre paure nascoste e più inquietanti. Forse non è un caso che anche le ambientazioni si trovino fra le nebbie e le notti interminabili dellEuropa del Nord. Per esempio in Svezia.
Lora delle tenebre, di Johan Theorin (Mondadori, pagg. 406, euro 18,50, trad. Laura Cangemi) narra della sparizione di un bambino nellisola di Öland e di intricate indagini che riprendono venticinque anni più tardi. A spingersi ancora di più in territori dellorrore, è John Ajvide Lindqvist, autore di Lestate dei morti viventi (Marsilio, pagg. 380, euro 17,50, trad. Giorgio Puleo). A partire da uno spunto macabro, ma significativo, il possibile risveglio dei morti in una Stoccolma straordinariamente calda, lautore elabora una riflessione sui temi del ricordo, dellamore e del rispetto per chi non cè più. Un romanzo che può essere letto anche come la parodia di una società ossessionata dallidea di definire normale tutto ciò che è soltanto frutto dellabitudine.
La scrittrice francese Dominique Sylvain, infine, fa leva sulla forza dellironia per sviluppare una storia poliziesca sui generis, I giardini dellorco (Mondadori, pagg. 319, euro 17, trad. Giuseppe Gallo). Qui il protagonista è un bizzarro giardiniere, sospettato di un delitto.
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