L’assessore: «Basta impallinare i cacciatori La nostra economia ha bisogno anche di loro»

Basta sparare sui cacciatori. «Non sono belve, non sono loro le prede e soprattutto amano la natura, conservano le tradizioni della nostra terra e possono fare un gran bene all’economia». Sveglia all’alba per l’assessore ad Agricoltura, Parchi, Caccia e pesca della Provincia Luca Agnelli. Cascina Cantalupo a San Giuliano, fazzoletto verde nel giubbotto coi tasconi e giro tra cascine e aziende faunistico-venatorie per celebrare (perché per i cacciatori è un vero rito) il via alla stagione della caccia. Particolarmente attesa in Lombardia, seconda solo alla Toscana con le sue 90.750 doppiette sulle 710mila totali (8.519 solo a Milano). «Massacrare la caccia - spiega l’assessore Agnelli - significa togliere risorse al turismo. All’estero l’hanno capito e infatti sono sempre di più i nostri cacciatori che vanno nelle loro riserve». Gli animalisti? «Non bisogna criminalizzare i cacciatori. Sono persone integerrime, per avere la licenza devono avere una fedina penale assolutamente pulita. E poi rispettano le regole e la natura». Vero che sparano agli animali, ma è anche vero che nella sola provincia di Milano nel 2010 per il ripopolamento della fauna selvatica stanziale sono state immesse 1.120 lepri adulte, 1.840 fagiani da riproduzione, 10.200 fagianotti, 6.070 starnotti e 1.200 pernici rosse. E dopo l’apertura della stagione venatoria nelle Zra (Zone di rifugio e ambientamento) verranno immessi altri 15.100 fagiani adulti. A controllare l’apertura della caccia anche polizia provinciale e le guardie ecologiche. «Buoni carnieri - sorride il coordinatore Giovanni Molo -, ma soprattutto nessun incidente. E questa è la notizia migliore». Questa, assicura l’assessore con un bicchiere di vino all’azienda faunistico-venatoria Corneliano Bertario a Trucazzano, «è gente che tiene alla propria pelle e a quella degli altri».
Niente discoteca, ma non ha chiuso occhio per l’emozione Pamela L’Abbruzzi, 19 anni, un lavoro da parrucchiera e la passione per la caccia.

In spalla un sovrapposto Beretta 686 e nel carniere, insieme agli amici di battuta, una lepre, un’anatra e un fagiano. «Le amiche? Ovviamente tutte contro. Dicono che è roba da uomini. Ma a me non importa, io a caccia con gli uomini e il mio fidanzato mi trovo benissimo». Targa premio e in bocca al lupo dell’assessore.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica