L’assessore rimpianto L’errore del sindaco a proposito di Tiezzi

Apprendo con profondo rammarico la tua estromissione dall'assessorato al commercio. Sarebbe troppo semplice e scontato, data la mia appartenenza al Popolo della Libertà, sottolineare l'errore commesso dal Sindaco, ma non mi farò trasportare dai sentimenti politici: saranno i genovesi, saranno gli elettori a giudicare alle prossime consultazioni l’operato del Sindaco.
Volevo invece sottolineare da commerciante e Presidente di un Civ il grande lavoro che hai svolto in questi due anni di mandato. Forse il Sindaco non sa, o forse non ricorda, quante siano state le riunioni alle quali abbiamo partecipato per valutare quali fossero le migliori iniziative per rilanciare il commercio genovese particolarmente aggravato anche dalla crisi internazionale. Forse il Sindaco non ricorda le riunioni nella sede dell'Ascom di Genova, come per esempio la sera di San Valentino dell'anno scorso, passata a stilare quel Protocollo d'Intesa tra Comune e i Civ da Lei stessa poi siglato con le Associazioni dei Commercianti, realizzando di fatto uno Sportello Unico dei Civ diretto dalla Dottoressa Pardini con la quale si è cercato di dare vita a tante iniziative di quartiere che troppo spesso naufragavano di fronte alla burocrazia e alla mancanza di collaborazione dei vari uffici comunali competenti. E che dire di quando una pioggia insistente ci ha accolti davanti allo scalone del rinnovato Centro Civico di Cornigliano dove venivano presentati gli obiettivi ed il rilancio commerciale di una zona con tanti problemi da affrontare. Oppure quest’inverno quando la nevicata aveva reso impraticabili le strade, abbiamo raggiunto il tuo ufficio a piedi e parlare di saldi e del concorso sulle crociere; o al Novotel per conoscere nuovi sistemi informatici da inserire nei quartieri, o al Palazzo della Borsa al convegno «Stato e Regioni: i nodi del commercio» o a Palazzo San Giorgio col Presidente Sangalli ed il Ministro Scajola sul ruolo delle piccole e medie imprese.
È questo che mi aspetto da un politico, chiamato a svolgere un incarico pubblico; la presenza, la professionalità la dedizione. Purtroppo non è bastato, troppo spesso ormai le regole politiche corrono su binari diversi da quelle che sono le esigenze dei cittadini.

Sono certo senza ombra di dubbio che la persona che subentrerà al tuo posto avrà l'intelligenza e l'umiltà di ripercorrere il tuo lavoro proseguendo sul piano della collaborazione e del confronto con le Associazioni dei Commercianti.
Grazie Gian del tuo impegno, grazie di tutto.
*Presidente Civ «Piazze e Vie del Corso»

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