L’Ecofin: «No agli ostacoli per le fusioni»

da Milano

Rimuovere gli ostacoli alle fusioni cross-border nei servizi finanziari, difendere i poteri della Commissione Ue in materia di concorrenza e aiuti di stato, far sì che le autorità di vigilanza nazionali non discriminino gli investitori stranieri. Sono questi alcuni punti del consiglio Ecofin in programma venerdì a Bruxelles, il cui piatto forte è rappresentato da tre dossier relativi al settore dei servizi finanziari. I ministri delle Finanze dell'Ue (per l'Italia parteciperà il direttore generale del Tesoro, Vittorio Grilli) sottolineano la necessità sia di abbattere gli ostacoli ingiustificati alle fusioni transfrontaliere, in modo da rafforzare la competitività dell'industria finanziaria europea, sia di avere comportamenti equi e non discriminatori da parte delle autorità di vigilanza nazionali. Il commissario europeo alla Concorrenza Neelie Kroes ha ribadito: «Protezionismo e patriottismo economico sono concetti superati, non più adatti alla politica europea. Sono favorevole alla creazione di campioni europei e ancor di più alla creazione di campioni globali situati e attivi in Europa».

In materia di liberalizzazioni nei mercati dell'energia e dei servizi finanziari poi il commissario Ue ha ricordato però come dai risultati preliminari delle inchieste avviate da Bruxelles la situazione appaia alquanto deludente.

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