Gian Battista Bozzo
da Roma
Anche nelle ultime ventiquattrore le forniture di gas russo sono state tagliate del 9,5%, pari a 7,5 milioni di metri cubi, a fronte di un lieve aumento dei consumi industriali e civili. Sia il governo che lEni continuano a monitorare strettamente la situazione, definita sotto controllo. «Se non si verificheranno fatti eccezionali - conferma il ministro delle Attività produttive Claudio Scajola - dovremmo uscire da un inverno particolarmente freddo e lungo, soprattutto in Russia e nellEuropa dellEst, in modo abbastanza sereno. Stiamo fronteggiando - aggiunge - una crisi che è figlia della grande trascuratezza del passato».
Negli ultimi giorni, il taglio nelle forniture di gas naturale russo è stato compensato dallutilizzo delle riserve strategiche. «Attingere alle riserve, in una simile situazione, è normale», dice Scajola. Tuttavia lamministratore delegato dellEni Paolo Scaroni resta coi piedi saldamente per terra: «Linverno molto freddo e le carenze di esportazioni della Gazprom creano, insieme, una situazione che ci procura ancora qualche preoccupazione, e che dovremo monitorare fino a primavera», dice. Ma anche Scaroni è convinto che, se non interverranno eventi eccezionali, «le misure prese dal governo saranno sufficienti».
Oltre al freddo particolarmente intenso che ha colpito dallinizio dellanno la Russia e lEst europeo, ci sono stati i prelievi illegali di gas naturale da parte dellUcraina. Lo ricorda Silvio Berlusconi. «Il gasdotto che arriva da noi passa per lUcraina, Paese che in modo arbitrario - spiega il premier - ha sottratto 70 milioni di metri cubi al giorno, senza avere un contratto con la Gazprom». Nel corso del recente G8 di Mosca, il ministro delle Finanze russo Aleksey Kudrin ha fatto la stessa cifra di Berlusconi, aggiungendo che la Gazprom è riuscita a sostituire solo la metà del gas sottratto dagli ucraini. Berlusconi ha parlato più volte della questione con il presidente russo Vladimir Putin, e «cè sempre stata fra noi la massima collaborazione. In ogni caso - osserva il presidente del Consiglio - il taglio della fornitura è stato minimo, pari all8% nella media giornaliera».
Dal centrosinistra giungono accuse di scarsa preveggenza nei confronti del governo, «direttamente responsabile della crisi», afferma Pierluigi Castagnetti, della Margherita. La situazione degli stoccaggi di gas non crea, tuttavia, preoccupazione eccessiva. Lo stesso Scaroni spiega che lItalia dispone di 13 miliardi di metri cubi di stoccaggio totale, a fronte di 80 miliardi di metri cubi di consumi annui. Un livello che, tuttavia, lIsae considera ancora insufficiente. Nel rapporto previsionale sulleconomia italiana, lIstituto sostiene che occorre puntare sui rigassificatori, visto che attualmente limport italiano di gas liquido è inferiore al 10% del totale.
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