L’Emilia Romagna scalda i motori Il punto su «Dossier»

L'industria emiliano-romagnola scalda i motori per ripartire sulla strada dello sviluppo. È forte il desiderio di riscatto da parte di uno dei tessuti produttivi più strategici del Centro Nord. A testimoniarlo anche i più importanti imprenditori interpellati su Dossier, in edicola nei prossimi giorni con il Giornale, che dedica un ampio reportage alle migliori performance dell'Emilia Romagna. «Questa edizione resta, per la sottoscritta, una delle più importanti - spiega l'editrice Maria Elena Golfarelli -. Non solo perché a Bologna è nata la nostra casa editrice, e tutt'ora si trova una delle sue sedi principali. Ma soprattutto perché lo spirito, l'ingegno e la laboriosità degli emiliano-romagnoli sono ancora degne testimonianze di una storica cultura del fare. Il suo modello imprenditoriale è un esempio per l'intero Paese».
Sul periodico, diretto da Raffaele Costa, una sintesi dettagliata dei gap che i distretti della regione devono necessariamente superare per riproporsi con forza sui mercati internazionali. «In questo periodo di sacrifici, per tutti, è rincuorante osservare come la classe imprenditoriale locale non si sia mai arresa - sottolinea Golfarelli -. Tanta è la voglia di fare e di dimostrare al mondo che si possono ottenere ancora importanti risultati». In copertina, troviamo Gaetano Maccaferri, neo eletto presidente di Confindustria Emilia Romagna. «Oggi il cambiamento delle dinamiche di sviluppo è tale che i risultati conseguiti non sono scontati», dichiara Maccaferri a Dossier. Secondo il numero uno degli industriali della regione, in cima all'agenda va posto il rilancio del manifatturiero, obiettivo perseguibile solo attraverso un adeguamento competitivo delle Pmi. «L'economia regionale ha già invertito la rotta e si è incamminata verso il rilancio - evidenzia Maccaferri -. La sfida che abbiamo davanti non è soltanto quella di recuperare vendite e fatturato, ma soprattutto proseguire il cammino di cambiamento che le imprese hanno intrapreso. Dobbiamo essere consapevoli che le produzioni tradizionali tenderanno a perdere posizioni, mentre saranno quelle innovative ad avere migliori prospettive». Ecco perché ricerca, export, presenza sui mercati, qualificazione delle risorse umane devono essere le mission. E dalle pagine di questo Dossier emerge come molte imprese, tutto questo, l'abbiano già compreso da tempo, ristrutturando le proprie strategie gestionali, produttive e commerciali.
Sul nuovo numero un'intervista esclusiva ad Anna Maria Bernini, neo ministro per le Politiche europee. Intervengono poi, tra gli altri, Andrea Zanlari, presidente della Camera di Commercio di Parma; Carlo Alberto Roncarati, presidente di Unioncamere Emilia Romagna; Marco Granelli, presidente di Confartigianato.

Importanti gli approfondimenti sui temi della sanità e della giustizia. Tra le varie inchieste, una sull'emergenza carceri, con interviste a Maria Elisabetta Alberti Casellati, sottosegretario alla Giustizia, e a Ugo Ruffolo, avvocato e docente di Diritto civile presso l'ateneo bolognese.

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