Il Borgo Club (lultimo dei «santuari» del jazz genovese) si appresta a vivere l8ªedizione dello «Spring Jazz Festival 2009». Ancora uno sforzo organizzativo notevole, ancora un bel mucchietto di soldi impegnato, solo e soltanto per il grande amore per il jazz di quella amatissima e innamorata Duccia Italiano presidente e di quel Walter De Bernardi immancabile braccio destro della presidente.
Ecco il programma intenso e culturalmente eccellente: si inizia il 14 maggio (giovedì, ore 21, Teatro della Gioventù) con Tom Harrel e naturalmente Dado Moroni, il primo alla tromba il secondo al suo magico pianoforte. Tom (un grande fiatista) possiede, come dicono gli esperti, il tono caldo e flessibile dei grandi fiatisti, sempre maestro nellimpostare un fresco, geniale mutamento di frase, abilissimo nel disegnare le veloci figure del be-bop. I due hanno suonato insieme e hanno prodotto un CD stupendo «Humanity».
Per giovedì 21 maggio ecco alla ribalta il «Max Ionata Quartet» con Ionata al sax tenore, Luca Mannutra al pianoforte, Nicola Muresu al contrabbasso, Nicola Angelucci alla batteria. Sarà poi la volta (giovedì 28 maggio) di «Anna Maria Castelli Quartet» con un omaggio a Fabrizio De Andrè e ai cantautori della scuola genovese. Suonano accanto alla Castelli (voce), Simone Guiducci (chitarra acustica), Marco Remondini (violoncello), Vincenzo Castrini (fisarmonica). La Castelli ama il Jazz, ma alterna anche il tango, la canzone dautore, il teatro musicale di cui è considerata una delle più brave interpreti europee. Per loccasione sarà messa a sua disposizione la mitica «Esteve», la chitarra di Faber.
Insomma, una rassegna di primissimo ordine, che conferma ancora una volta il grande amore e soprattutto la eccellente professionalità nelle scelte dei protagonisti, da parte dei responsabili del Borgo Club. Un punto di riferimento per gli appassionato di jazz di casa nostra, unico nel suo genere: è incredibile che nessuno delle nostre istituzioni (che parlano e dicono di credere alla crescita culturale della città) si interessino di iniziative come questa che, proprio sul piano della cultura musicale, offre momenti di grande interesse. Oggi i soci sostenitori del Borgo Club sono solo una ventina, ma ruotano attorno al club circa 6mila appassionati. La stagione che si conclude con questi tre incontri di alto livello, ha offerto circa cinquanta concerti. Unattività di tutto rispetto: «Noi siamo sempre più convinti - dice la presidente appassionata Ducci Italiano - che per la cultura valgono tutti i sacrifici disponibili. E noi ne stiamo facendo parecchi. Certo se qualcuno volesse seguirci, con qualche supporto siamo certi che potremmo davvero offrire alla città dei prodotti di altissimo livello».
E aggiunge Valter De Bernardi: «Siamo i pionieri del jazz: ci piace questa definizione, anche se nel terzo millennio il pionierismo ha fatto un po il suo tempo...».
Alla presentazione un applaudito intervento del musicologo Michele Mannucci ha nobilitato questa iniziativa.
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