L’impiegata dai capelli rossi alle Poste di piazza Dante

«Senti un po’che cosa mi è capitato...». Non è un momento fantastico, sto già lavorando e non ho voglio fare notte (proprio notte) come l’altra sera con i risultati elettorali. Ma il capo è il capo e allora abbozzo e ascolto. Così Lussana, il vostro Massimiliano, mi racconta. E parte da lontano, dall’altra mattina quando è andato alle Poste centrali di piazza Dante per effettuare il pagamento di alcune bollette e bollettini Onlus. Non una gran cosa, ma il totale faceva 109 euro. Come è come non è (forse distratto dalla chioma rossa dell’impiegata dietro lo sportello numero 5), quando è il momento di pagare il nostro caporedattore perde il filo del totale. E poi, si sa, una calcolatrice come potrebbe mai sbagliare? Per questo quando la signorina in rosso gli chiede centodiciannove euro, Massimiliano non si fa pregare e uno sull’altro gli deposita gli euro sul bancone. Anzi, si affretta a tirare fuori dal portamonete i sette centesimi che potranno agevolare la graziosa impiegata nel dargli il resto.


Con le ricevute in tasca il nostro lascia gli uffici di piazza Dante e si immerge nella giornata elettorale al fulmicotone che lo attende in redazione. Repetto, Oliveri, ballottaggio, Musso, Vincenzi, che fine faranno... (...)
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