L’influenza fa paura, ma l’allarme si ridimensiona

L’IMMUNOLOGO «I pediatri hanno il dovere di somministrare le dosi ai più piccoli»

L’influenza fa paura, ma l’allarme si ridimensiona

Se da una parte i romani nutrono ancora il dubbio se vaccinarsi o meno contro l’influenza A, dall'altra è certo che cresce in loro, giorno dopo giorno, la paura di essere infettati dal virus H1N1. Che però, secondo gli accertamenti effettuati ieri dai medici del reparto di Virologia del policlinico Gemelli sul tampone faringeo e nasale di T.M., deceduto domenica presso il reparto di pediatria dell’ospedale Villa San Pietro, non ha infettato, risultando per l’appunto negativo, il paziente di soli dieci anni. Sarà l’autopsia, comunque, a sciogliere ogni dubbio sull’ipotesi del virus come concausa della morte del bambino.
Dal policlinico Umberto I fanno sapere, invece, che i casi accertati di positività all’influenza H1N1 sono 7: «Migliorano le condizioni dei due bambini ricoverati in terapia intensiva pediatrica e affetti da patologie pregresse - assicurano i sanitari - così come sono in miglioramento quelle degli altri due bambini di 3 ed 11 anni, ricoverati in osservazione breve di pediatria. Anche altri due bambini e un adulto, ricoverati presso il dipartimento di malattie Infettive, sono in buone condizioni. Infine, un quarto paziente è stato dimesso». Rassicura i cittadini il sindaco Gianni Alemanno, che ieri nel corso del convegno «Impatto dell’inquinamento ambientale sulle malattie respiratorie: emergenza influenza», ha detto che «bisogna essere molto vigili e non abbassare la guardia». «Anche se non si sono manifestate condizioni di forte emergenza - ha puntualizzato il primo cittadino - stiamo facendo ciò è necessario per essere pronti a qualsiasi rischio». Tre gli appuntamenti nell’agenda del numero uno del Campidoglio per risolvere l’emergenza da influenza suina: «Domani - ha informato il sindaco - faremo un incontro in commissione sanità sull’influenza A per fare il punto della situazione, a cui parteciperà anche il presidente Fernando Aiuti. Mentre per sabato prossimo abbiamo previsto un giro degli ospedali. Finalizzato a controllare come si sta affrontando l’emergenza e il grado di preparazione dei medici per fronteggiare l’influenza AH1N1. Infine, visto che la sanità è competenza regionale, incontrerò la settimana prossima il neo commissario ad acta per la Sanità del Lazio, Elio Guzzanti. Obiettivo del confronto è valutare come il nuovo commissario gestirà i piani di rientro e sanitario». Ma non è tutto. Tra le manovre messe a punto dalla giunta per evitare la psicosi da influenza A, la diffusione capillare in tutte le zone della città di un opuscolo che spiega ai cittadini come prevenire i rischi di contagio. Durante il convegno non sono mancate le polemiche.

A puntare il dito contro una sfilza di medici, scettica sulla somministrazione del vaccino, l’immunologo Aiuti: «Il 50 per cento dei medici non è convinto, perché non è preparato a questa epidemia, sulla validità dei vaccini. Sta diffondendo la notizia che sono insicuri e addirittura pericolosi per i bambini. Il vaccino è, invece, un elemento prioritario che i pediatri hanno il dovere di somministrare ai bimbi».

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